Non ha ancora 15 anni, ma ha rapinato e terrorizzato diversi coetanei

Minorenne arrestato per bullismo

Un ragazzino è sotto shock e in stato di ansia per le minacce e gli avvertimenti ricevuti in pochi giorni

VASTO. Si aggirava spavaldo all’ingresso della scuola dalla quale era stato cacciato già una volta, terrorizzando i coetanei con un coltello. Più volte denunciato dai genitori delle giovani vittime, al termine di una lunga indagine è stato arrestato e affidato ad un centro di recupero. E’ una storia di minacce e paure terminata scoperta ieri. Il protagonista non ha ancora compiuto 15 anni.

Eppure da qualche tempo, secondo i carabinieri, quel ragazzino era diventato l’incubo di decine di coetanei e compagni di scuola. L’elenco dei reati che i magistrati del tribunale per i minori dell’Aquila gli contestano, è lungo: minacce, lesioni, atti persecutori e rapina. Componente di una famiglia tranquilla, ora sconvolta per quanto è accaduto, l’adolescente terribile, secondo quanto hanno accertato gli investigatori, ha cominciato a manifestare aggressività qualche mese fa.

La rapina.
Brandendo un coltello ha avvicinato un suo amico che aveva raggiunto la Marina in sella al proprio ciclomotore. «Gli ha mostrato la lama, lo ha minacciato e si è impossessato del motorino», raccontano i carabinieri. Questo è stato solo il primo di una lunga escalation di episodi di violenza scoperti dall’Arma nel corso delle indagini a cui ha partecipato anche la polizia.

Lo stalking.
«Il comportamento più grave», raccontano i militari, «sono gli atti persecutori verso un ragazzino di tredici anni». A causa delle ripetute minacce e molestie, anche telefoniche, la vittima ha iniziato a stare male: un grave stato di ansia e paura lo ha portato alla depressione. Il ragazzino non usciva quasi più da casa. Le abitudini della giovane vittima sono cambiate radicalmente. Troppo per non insospettire i genitori.

Le famiglie.
Sono state proprio queste ultime a chiedere aiuto ai carabinieri. «Con il suo comportamento provocatorio e violento, il quattordicenne era diventato un problema per la tranquillità di molte famiglie che temevano per l’incolumità dei loro figli», dicono gli investigatori.

La Procura.
I carabinieri insieme alla polizia hanno indagato a lungo cercando riscontri alle denunce. Non è stato facile. La paura ha impedito alle vittime di collaborare. Non sono stati di grande aiuto nemmeno gli adulti. Il terrore, pero, in qualche caso si è trasformato in elemento probatorio. I militari hanno raccolto molte prove a carico del ragazzino. Fatti e circostanze così preoccupanti da convincere la Procura e il tribunale per i minori a disporre nei confronti dell’adolescente l’arresto a causa della sua pericolosità sociale. Dopo le formalità di rito, il ragazzo è stato affidato ad un centro di recupero indicato dai magistrati. Visto il comportamento del giovane, l’autorità giudiziaria ha deciso di adottare nei suoi confronti la misura coercitiva e rieducativa. Non è stato ancora deciso per quanto tempo lo stalker dovrà rimanere nel centro di recupero. In ogni caso non dovrà più avvicinarsi in alcun modo alle vittime.

I precedenti.
Sempre più spesso, purtroppo, la cronaca deve occuparsi di adolescenti terribili. Un anno fa la polizia identificò e denunciò un sedicenne che vessava un coetaneo. Meno di due mesi fa un altro bullo, 14 anni, fu denunciato dalla polizia per stalking. Il ragazzino per nove mesi ha picchiato e minacciato un coetaneo. La vittima, medicata più volte al pronto soccorso dell’ospedale San Pio, ha taciuto per paura, poi ha iniziato a stare male ed è caduta in depressione. I genitori hanno capito che qualcosa lo tormentava e hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Il bullo è stato denunciato. Nei suoi confronti il tribunale per i minori ha disposto severi provvedimenti.

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