CRONACA

Movida violenta, locali vietati a un 37enne in tutta la provincia di Chieti

La Questura emette il primo "Daspo Willy". L'uomo per due anni non può entrare negli esercizi pubblici. Rischia una multa fino a 20mila euro

CHIETI. Niente più serate violente per un 37enne di Chieti, protagonista più volte di risse nei locali della movida e di aggressioni ripetute, che hanno coinvolto anche un gestore di un bar. Il questore Annino Gargano, al termine di un’istruttoria svolta dalla Divisione polizia anticrimine, ha emesso il primo "Daspo Willy" che vieta l'accesso negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento per due anni dell’intera provincia di Chieti.

La novità è determinata dall'ampiezza della misura di prevenzione, in ragione della pericolosità sociale dell'uomo. Per la prima volta in Abruzzo le porte di tutti i locali pubblici della provincia di Chieti resteranno chiuse per il 37enne fino al 2023. Il provvedimento nei confronti del 37enne è stato firmato dal questore, su proposta dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, dopo una serie di aggressioni ed episodi di violenza, anche nei locali pubblici di Chieti, si legge in una nota, che hanno determinato l'intervento delle pattuglie di polizia. I responsabili di quegli episodi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e sono state attivate le procedure previste dalla legge per l’applicazione di misure di prevenzione personali volte a contrastare i fenomeni illeciti che si verificano nelle aree a maggiore concentrazione di locali. In questo caso al 37enne è stato convalidato dal giudice anche la prescrizione dell’obbligo di firma.

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Il "Daspo Willy", si ricorda, è stato introdotto proprio per contrastare la movida violenta dopo l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro. L'obiettivo è porre un freno alla pericolosità sociale di chi è stato condannato o denunciato per reati contro la persona o il patrimonio e che è stato responsabile di risse o altri episodi gravi negli esercizi pubblici e nelle immediate vicinanze. La violazione del divieto di accesso negli esercizi pubblici e nei locali della provincia di Chieti è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8mila a 20mila euro.