Nell'immagine d'archivio, anziano con una donna più giovane

Niente sesso, 96enne ottiene il divorzio 

Lei, di 41 anni più giovane, lo aveva sposato per interesse. Matrimonio mai consumato: l’anziano ottiene lo scioglimento

LANCIANO. Il matrimonio è sciolto. Il tribunale civile chiude la vicenda del 96enne che ha chiesto il divorzio immediato dalla moglie, più giovane di 41 anni, perché il matrimonio non è stato mai consumato. Il vecchietto, vedovo, ora è di nuovo single. I giudici (Cleonice Cordisco, Marina Valente e Giovanni Nappi) hanno pronunciato la sentenza di scioglimento del matrimonio tra l’anziano e T.C., celebrato a Lanciano il 9 novembre 2009, e condannato la 55enne al pagamento delle spese legali. Alla donna non spetterà nemmeno la pensione di reversibilità dell’ormai ex marito, finanziere in pensione. La vicenda inizia nel 2017 quando le figlie del 96enne, per problemi nel pagamento di una tassa, scoprono che il padre era sposato. Credono a un errore perché la loro mamma era morta anni prima. Invece il padre era convolato a nozze, in gran segreto, 8 anni prima. Aveva conosciuto quella che era poi diventata la sua seconda moglie nel 2007, quando decise di vendere l’appartamento per trasferirsi nella casa di risposo dove vive ancora oggi. Si era rivolto a un’agenzia immobiliare, il cui proprietario, oltre a vendere la casa, gli aveva presentato la sua compagna. I due, vista l’età avanzata del cliente, avevano fiutano l’occasione. Tra telefonate e visite all’ospizio la donna aveva carpito la fiducia del vecchietto. Tanto che nel novembre 2009 era riuscita a sposarlo: lui aveva 87 anni, lei 46. Quel giorno la donna lo ha prelevato dalla casa di riposo e portato in Comune dove di fronte alle testimoni, due amiche di lei di Torricella Peligna che l’anziano non aveva mai visto prima, hanno firmato gli atti del matrimonio civile. Poi lei lo ha riportato alla casa di riposo. Tra i due negli anni solo telefonate e brevi visite di lei all’ospizio. «È stato circuito da T.C.», sostiene l’avvocato dell’anziano, Andrea Cerrone, «e l’unica cosa da fare era avviare le pratiche per lo scioglimento immediato del matrimonio, senza passare per la separazione. La legge consente ancora di ottenere subito il divorzio se vi è prova che il matrimonio non è stato consumato. E loro non hanno mai abitato assieme, mai dormito nello stesso letto. Prove ritenute valide dai giudici». Nel corso del processo è anche emerso che la donna aveva organizzato il funerale dell’anziano marito, facendo comporre un necrologio dove però, tra i parenti addolorati, lei non figurava. E non poteva essere diversamente visto che addolorata non sarebbe stata potendo intascare la pensione di reversibilità dell’ex finanziere. «Che invece il tribunale ha stabilito non le sarà data», chiude il legale, «giustizia è stata fatta con la sentenza. Chiedo però ai parenti degli anziani di fare attenzione quando persone estranee si interessano a loro».
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