Omicidio Calvi, indagati padre e figlio

Il genitore sottoposto alla prova del Dna: è indiziato di omicidio preterintenzionale
CHIETI. L'inchiesta per l'omicidio di Ofelia Calvi, la pensionata di 83 anni assassinata il 4 gennaio del 2006, potrebbe essere a una svolta. Sono due gli indagati per l'ultimo omicidio avvenuto a Chieti e ancora senza un colpevole. Sono padre e figlio di Chieti gli indiziati per una vicenda dai contorni ancora misteriosi.
Due persone senza precedenti specifici, i cui nomi sono iscritti sul registro degli indagati da qualche mese dopo che la Procura della Repubblica ha deciso di riaprire l'inchiesta chiusa un anno dopo la morte della signora Calvi senza un colpevole. Il padre è indagato per omicidio preterintenzionale, mentre sul figlio si ipotizza il reato di furto aggravato.
Secondo gli indizi in mano alla polizia, quindi, il figlio sarebbe salito fino alla camera da letto dell'abitazione di via Cesare De Lollis, mentre il padre avrebbe trattenuto l'anziana donna morta per soffocamento, così come certificato dall'autopsia svolta dal medico legale Cristian D'Ovidio di Ortona.
L'ultimo atto inserito nel fascicolo è la prova del Dna a cui, proprio sabato, è stato sottoposto il padre accusato di omicidio preterintenzionale. L'uomo è andato negli uffici della Scientifica della Questura di Chieti per rispondere all'apposita convocazione, lasciando un campione della propria saliva. Che, probabilmente, sarà confrontato con un reperto nelle mani degli investigatori. Che sulla vicenda continuano a mantenere il massimo riserbo. Di conseguenza, è impossibile sapere che cosa ha portato la polizia sulle tracce di padre e figlio.
I due sono stati interrogati e si sono professati innocenti. E' stata anche effettuata una perquisizione nell'abitazione senza, però, risultati eclatanti. La richiesta della prova del Dna è stata firmata dal pubblico ministero Giuseppe Falasca che, con tenacia, sta coordinando le indagini sin dal giorno dell'omicidio. Con ogni probabilità, si tratta di un passaggio cruciale. E sulla scorta dei risultati dell'esame l'inchiesta potrebbe subire una brusca accelerazione.
Si tratta di un'indagine indiziaria. Nessun testimone e pochi indizi per procedere. L'anziana commerciante è stata ritrovata cadavere intorno all'ora di pranzo. Secondo le risultanze dell'autopsia, un uomo le avrebbe tappato la bocca fino a soffocarla. E l'altro sarebbe salito nell'abitazione per mettere a segno il furto. Che non è riuscito dal momento che il ladro avrebbe lasciato nella stanza da letto oggetti preziosi. Probabilmente, secondo la ricostruzione della polizia, richiamato dall'allarme del complice tra le cui mani sarebbe morta Ofelia Calvi.
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