Omr, investimenti e assunzioni

La multinazionale rileva la Mariani spa, impegna 40 milioni di euro e punta a 150 dipendenti

ATESSA. Un investimento tra i 30 e i 40 milioni di euro e un centinaio di nuovi posti di lavoro. Con la firma del contratto di cessione d’azienda, con la Mariani spa di Atessa che viene acquisita dalla Omr (Officine meccaniche rezzatesi), la Val di Sangro si appresta ad invertire una tendenza che proseguiva ormai da troppi anni. Dopo continue richieste di cassa integrazione, esuberi, chiusura di capannoni e accessi alla mobilità, nell’area industriale di Atessa arriva una multinazionale che crede nel territorio e ci scommette.

La Mariani, già controllata di Omr, è una fabbrica di medie dimensioni che ad Atessa occupa 47 operai per la produzione di elementi in ghisa, acciaio e ferro e componenti per la meccanica di precisione. Il Gruppo Omr è uno dei principali fornitori di soluzioni globali e produttore a livello mondiale di componenti per l’automotive con circa dieci aziende in Italia che danno lavoro a 1.200 dipendenti e altri stabilimenti in India, Cina, Brasile, Marocco che impiegano altri 3.200 lavoratori. Il 50% delle componenti di Omr per il settore automotive è destinato alle auto, il 20% ai veicoli industriali e commerciali, un altro 20% alle macchine agricole e movimento terra e il restante 10% ai motocicli. Alcuni clienti della Omr sono Ferrari, Maserati, Mercedes, Bosch, Chrysler, Lamborghini.

Ad Atessa l’acquisizione della Mariani farà cambiare completamente volto alla piccola fabbrica. Il piano industriale parla chiaro: si produrranno telaietti in alluminio destinati al mercato automotive di alta gamma. La Omr si è impegnata ad assorbire tutti i 47 dipendenti della Mariani e a portare in Val di Sangro linee meccaniche e di lastratura di altissima tecnologia, oltre a circa 40milioni di euro per investimenti sia strutturali che a livello di impiantistica e di capitale umano. Tutta la fase di sviluppo avrà luogo nel 2015 quando cominceranno le prime attività di realizzazione di prototipi e di assunzioni del personale.

I 47 dipendenti saranno assorbiti dalla nuova realtà entro il 30 novembre 2015. Il volume di produzione, che si prevede in crescita fino al 2018, con una capacità produttiva ipotizzata di 320mila pezzi, richiederà inoltre l’assunzione di un altro centinaio di persone che inizialmente avranno contratti a termine. Una vera e propria rivoluzione per la Val di Sangro. «Lavoro, investimenti e occupazione», commenta il segretario Uilm Chieti Pescara, Nicola Manzi, «in queste parole si traduce il primo messaggio forte di un’inversione di tendenza fondamentale per un territorio vessato dalla crisi. Finalmente si vede uno spiraglio di luce in questa valle. Contiamo che il progetto si realizzi in poco tempo».

Daria De Laurentiis

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