Orti sociali sulle terre incolte Nuovo sollecito al Comune
VASTO. Propongono di trasformare i terreni incolti in orti sociali, ma alla richiesta di incontro di tre associazioni il Comune non ha mai risposto. Sono tornati alla carica con una seconda lettera,...
VASTO. Propongono di trasformare i terreni incolti in orti sociali, ma alla richiesta di incontro di tre associazioni il Comune non ha mai risposto. Sono tornati alla carica con una seconda lettera, protocollata Vasto libera, Porta Nuova e Italia Nostra che il 4 settembre hanno chiesto, per la seconda volta, un incontro all’assessore Nicola Tiberio per illustrare la loro proposta relativa agli orti sociali, piccoli appezzamenti di terreno, attualmente incolti e di proprietà comunale, da concedere ai cittadini vastesi per la coltivazione e l’autoconsumo di ortaggi. La prima richiesta era stata protocollata il 19 luglio scorso, senza alcun riscontro da parte dei promotori. «L’amministrazione non ha convocato i firmatari, né ha fornito loro alcuna risposta», incalzano i rappresentanti dei tre sodalizi, «per questo motivo abbia aggiunto, tra i destinatari della seconda richiesta, anche il sindaco Luciano Lapenna. L’istituto degli orti sociali è già ampiamente contemplato, in Italia ed in Europa, nelle normative statali e regionali». (a.b.)
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