Parco costa, la Costituente incassa il sì dei sindaci

Disponibili al progetto di perimetrazione Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro

FOSSACESIA. Continua il lavoro di enti, associazioni, cittadini e amministratori per accelerare la nascita del Parco della Costa teatina. Nei giorni scorsi la Costituente "Vogliamo il Parco" ha presentato, ad una parte degli amministratori coinvolti nel progetto, la proposta di perimetrazione elaborata dai volontari. Grande assente il Comune di Ortona.

In mancanza di un coordinamento dall'alto i cittadini fanno da sè. È di queste settimane la nascita di gruppi spontanei, coordinamenti e associazioni che si occupano di concretizzare sul territorio l'idea del parco nazionale della Costa teatina, diventato legge nel 2001 su proposta del senatore Pd Angelo Staniscia, ma in attesa di una perimetrazione ufficiale che gli consenta la nascita a tutti gli effetti.

Il progetto-parco coinvolge otto comuni: Ortona, Rocca San Giovanni, Fossacesia, San Vito, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo, ma anche altri campanili sono interessati ad essere inclusi nel parco, come ad esempio Mozzagrogna, Pollutri, Petacciato e Montenero di Bisaccia.

La Costituente "Vogliamo il Parco", rete di associazioni, cittadini, amministratori, agricoltori, cantine, sindacati e operatori turistici, ha presentato nei giorni scorsi una proposta di perimetrazione del parco nazionale agli amministratori dei comuni di Ortona, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro. E ci sono già i primi risultati.

Come spiega Lino Salvatorelli, coordinatore del gruppo: «Si sono mostrati disponibili ad una collaborazione i sindaci di Fossacesia, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro». Unico assente il Comune di Ortona, che già in passato, per voce del sindaco Nicola Fratino (Pdl), aveva espresso qualche perplessità sulle aree da includere nel parco: secondo Fratino la perimetrazione sarebbe dovuta partire infatti dalla riserva di Acquabella.

Ma la Costituente non si ferma e ha chiesto all'assessore Mauro Febbo (Pdl) di partecipare al tavolo regionale di concertazione, «anche in virtù del lavoro svolto dal comitato scientifico sulla perimetrazione e sullo studio delle valenze botaniche, faunistiche, geologiche e storiche dell'area in esame».

Intanto, se è vero che il termine ultimo di perimetrazione scade il 30 settembre (in assenza di un progetto condiviso interverrà il commissario straordinario), non mancano i primi scetticismi. Come ad esempio quelli provenienti da alcuni esponenti della Cia (conferazione italiana agricoltura) del territorio. Il sindaco di Fossacesia, Fausto Stante (Pd) ha però già replicato ad alcuni allarmismi: «Potrete continuare a coltivare la terra», ha spiegato Stante agli agricoltori, «le aree sottoposte a vincolo sono solo quelle delle riserve che sono già tutelate».

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