Parco della Costa teatina, il Senato dice sì

Decreto Milleproroghe, approvato in commissione l'emendamento di Legnini (Pd)

CHIETI. Entro il prossimo 30 settembre Ministero dell'ambiente, Regione ed enti locali dovranno procedere all'istituzione del Parco della Costa Teatina. Così è scritto in un emendamento del decreto Milleproroghe, presentato dal senatore del Pd Giovanni Legnini, approvato ieri dalle commissioni riunite Bilancio e Affari costituzionali.

«Uno straordinario risultato» sottolinea Legnini «che attribuisce certezza alla tanto attesa istituzione del Parco della Costa Teatina, la costa dei Trabocchi. Da 10 anni, da quando cioè nel 2001 con un'iniziativa del senatore Angelo Staniscia fu emanata la norma di istituzione del Parco, c'è stato un rimpallo inconcludente tra Governo e Regione che ha impedito il concreto decollo del Nuovo Parco Nazionale. Ora arriva una data fissata in una legge dello Stato». In caso di inerzia, infatti, spiega il senatore del Pd «il Governo dovrà nominare un Commissario ad acta affinché provveda in sostituzione. E' un'importante risposta ad un territorio tra i più belli e pregiati dell'Abruzzo, ricompreso nei comuni di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo, che completa in questo modo il disegno di caratterizzazione dell'Abruzzo come Regione verde d'Europa, una delle poche e felici intuizioni strategiche degli ultimi 25 anni alla quale abbiamo sempre creduto. Questo risultato consente all'Abruzzo di riprendere la via di un modello di sviluppo coerente e proiettato al futuro».

L'istituzione dell'area protetta è decisiva per la battaglia contro la petrolizzazione di questa parte di territorio, dove è ricompresa anche l'area sulla quale dovrebbe sorgere il Centro oli dell'Eni.

La Regione ha dunque uno strumento in più di tutela, che rafforza anche l'ultima legge regionale anti-petrolio che definisce incompatibili le attività d ricerca e di estrazione di idrocarburi liquidi nelle aree sottoposte a vincolo naturalistico, sulla base di un testo concordato con il governo (la legge non a caso ha come titolo "Tutela della costa teatina" e non ha subito l'impugnativaq di Palazzo Chigi come le precedenti due leggi sullo stesso tema).

Secondo i critici, tra cui il Pd, quella legge regionale pone in maniera ambigua limiti alle aziende petrolifere. L'istituzione del Parco della Costa dovrebbe però blindare il territorio teatino.

Il lavoro sul Milleproroghe intanto continua per trovare una sintesi su alcuni punti. Secondo quanto riferito da molti senatori di maggioranza e opposizione l'ipotesi sarebbe quella di chiedere al Presidente del Senato, Renato Schifani, di rinviare l'approdo in aula del provvedimento. Si punterebbe all'esame dell'aula da lunedì con il voto delle pregiudiziali martedì e poi il voto di fiducia. Ma il testo potrebbe essere chiuso anche senza il voto del mandato al relatore. Molti i nodi ancora da sciogliere a partire dagli enti locali. (cr.re.)

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