Policlinico a rischio vertenza, l’appello dei sindacati alla Asl: «Il personale sanitario è carente»

31 Maggio 2025

I rappresentanti dei lavoratori chiedono risposte alla nuova direzione strategica dopo l’ultimo vertice. «Dall’erogazione dei buoni pasto fino alle graduatorie: ecco quali sono i problemi da affrontare»

CHIETI. Buoni pasto, graduatorie per le assunzioni e continuità lavorativa. I sindacati chiedono alla Asl risposte concrete su questi temi dopo l'’ncontro di lunedì scorso a cui sono stati invitati per la presentazione della nuova direzione strategica dell’azienda sanitaria Lanciano Vasto Chieti. Durante l’incontro sono stati definiti i punti da portare avanti attraverso la contrattazione decentrata. Tuttavia, i rappresentanti sindacali della Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up hanno espresso la necessità di risposte e programmazione immediata. La situazione è tale che non si può più tergiversare. Un allarme che arriva a ridosso del periodo estivo, in cui le condizioni lavorative diventano ancora più pesanti a causa della carenza di personale.

«Dev’essere data priorità alla conclusione della procedura per l’erogazione dei buoni pasto al personale della Asl», si legge in un comunicato sindacale congiunto, «quindi avviare le conciliazioni che sono ormai ferme da tempo, nonostante sia disponibile una bozza di verbale conciliativo. Questa situazione sta portando all'avvio di nuove azioni legali. Inoltre, durante il periodo estivo, il personale è al limite, come accade da anni. Sebbene sia prevista l'assunzione di 30 nuovi infermieri, è necessario mantenere tutti i contratti in scadenza per garantire continuità sia per infermieri, che per operatori socio-sanitari e che per il personale tecnico e amministrativo. Un rinnovo fino al 30 giugno non è sufficiente; serve una programmazione a lungo termine per garantire il piano ferie e la continuità del servizio. Non si ha contezza della scadenza di tutte le graduatorie attive e, se allo stesso tempo comunque, siano state o meno prorogate con le azioni poste in essere a livello governativo. Ogni cambio di direzione strategica», conclude la nota sindacale, «comporta variazioni nelle modalità operative, causando ritardi nell'adempimento delle procedure e aumentando il malcontento tra i lavoratori». I sindacati attendono ora risposte concrete perché i livelli di assistenza alla comunità possano essere garantiti.

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