Rapino, non voleva uccidere la suocera, Maiano condannato a 3 anni

Questa mattina il processo con rito abbreviato, davanti al Gup che ha derubricato il reato da tentato omicidio in lesioni aggravate

CHIETI. Non voleva uccidere la suocera, ma solamente farle del male. Così la giudice per le udienze preliminari Antonella Redaelli ha derubricato il reato da tentato omicidio, aggravato dalla premeditazione, a lesioni volontarie gravi e condannato Giancarlo Maiano, 50 anni, di Rapino, a 3 anni di reclusione. La parte civile sarà risarcita in separata sede. Questa mattina si è celebrato il processo con rito abbreviato, nonostante lo sciopero degli avvocati penalisti, ma Maiano è detenuto e l’astensione in questi casi non è prevista. La vicenda è accaduta il 28 luglio scorso, quando Maiano ha colpito la suocera Antonietta Della Valle, di 86 anni, con un matterello. Accolta la tesi della difesa rappresentata dagli avvocati Vittorio e Alessandra Supino che avevano escluso non solo la premeditazione ma la volontà da parte di Maiano di uccidere la suocera, considerato che il matterello, piccolo e al di sotto dei due etti di peso, non fosse adeguato a uccidere l’anziana. Il pubblico ministero, Lucia Anna Campo, aveva chiesto 9 anni di reclusione.