«Ricciolino torna a casa, non farci soffrire»

1 Giugno 2010

L'appello a «Chi l'ha visto?» dei genitori di Paride Di Vincenzo

VILLALFONSINA. «Ricciolino torna a casa. Perché ci fai soffrire così?». Donato e Germana Di Vincenzo hanno lanciato il messaggio al figlio Paride ieri sera dai microfoni di "Chi l'ha visto?". Per la famiglia dello studente di Villalfonsina è l'estremo tentativo per rimettersi in contatto con il ragazzo dopo giorni di silenzio. «Fatti vivo. Accendi il telefono all'ora di pranzo, così ti chiamo», è stato l'appello ripetuto da mamma Germana.  E' trascorsa già una settimana da quando Paride è stato visto per l'ultima volta, era il 24 maggio.

Paride dopo aver vagato la mattina per Vasto, alle 13,30 è tornato al terminal bus in via dei Conti Ricci. Ha chiamato la madre al telefono e le ha confidato di non essere andato a scuola. «Era tranquillo. Pensavo sarebbe risalito sul bus per tornare a casa», dice la mamma dello studente, Germana. Non è stato così. Qualcosa o qualcuno ha fatto cambiare idea al giovane. Paride ha preso un altro autobus. Nessuno sa dire per dove. Da quel momento è sparito. Tanti i messaggi inviati in queste ore alla famiglia dello studente abruzzese. Arrivano da tutta Italia.

Grazie a Facebook è stata realizzata una fitta rete di ricerca. Nessuno tuttavia ricorda di avere visto un giovane con le caratteristiche fisiche di Paride: capelli neri e ricci, occhi scuri, alto 1,75 centimetri. Quando è uscito da casa, il diciannovenne indossava una tuta azzurra dell'Adidas, una felpa grigia e una giacca nera.  «Non ha soldi con sé, né documenti, ma solo la tessera del bus», ricorda la mamma. La donna è convinta che il figlio sia vivo e stia bene. (p.c.)

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