Ripa Teatina, cittadinanza onoraria al figlio di Rocky Marciano

A Ripa Teatina il ricordo dell’imbattuto campione del mondo di pugilato. Nella foto, il sindaco Roberto Luciani consegna la cittadinanza onoraria a Rocco Kevin Marchegiano, figlio del leggendario Rocky Marciano
RIPA TEATINA. «Torno qui sempre con estremo piacere dal momento che si tratta dell’unico posto nel quale viene ogni anno ricordata la figura di mio padre nonostante negli Stati Uniti il suo mito, nato peraltro in un periodo in cui l’influenza dei mezzi di comunicazione di massa era sicuramente minore, resta comunque ancora più che mai vivo». Parole piene di emozione quelle di Rocco Kevin Marchegiano, figlio del leggendario Rocky Marciano, imbattuto campione del mondo di pugilato, nel ricevere ieri sera, nella sala polivalente del Comune, la cittadinanza onoraria di Ripa Teatina. Ed è stato un momento particolare nel segno dell’orgoglio, della forza e della tenacia, doti tipiche del popolo abruzzese puntualmente celebrate a Ripa attraverso un premio giunto alla ventunesima edizione.
Un gesto simbolico a rinnovare e celebrare il profondo legame esistente tra la comunità ripese e la famiglia Marciano che aveva lasciato il paese nei primi anni del secolo scorso mantenendo però sempre viva la memoria delle proprie origini. Storia scandita dai micidiali pugni di Rocky, figlio di emigranti italiani e cresciuto nel culto della famiglia, che riuscì a rappresentare in pochi anni l’immagine del bravo ragazzo che, attraverso lo sport, si proietta all’interno di una società in cerca di personaggi positivi. Una sorta di eroe invincibile, insomma, dentro e fuori dal ring. Nel corso della cerimonia, la presentazione del progetto “Lo sport di fare comunità”, e, da parte del presidente del Festival, Gianluca Palladinetti, un accenno al programma della prossima edizione in calendario dal 3 al 5 luglio.
Manifestazione confezionata con cura e in grado di attirare l’attenzione di molti sportivi che vedono nel campione del mondo dei pesi massimi (49 vittorie in altrettanti incontri) l’immagine di uomo che ha interpretato il pugilato con grande autenticità. Sul palco, puntualmente, campioni abruzzesi ed eccellenze dello sport nazionale, notevole lo sforzo organizzativo coordinato dal giornalista di Radio 24 Dario Ricci, direttore artistico dello stesso Festival ed autore del libro “Sulle tracce del mito 1923-2023” (Dfg lab), dedicato proprio a Marciano.
«In ogni caso un premio», sottolinea con soddisfazione il sindaco Roberto Luciani, «che porta alla ribalta delle cronache nazionali il nome di Ripa Teatina e dell’Abruzzo intero raccontando straordinarie gesta di personaggi e campioni che hanno scritto pagine indelebili nella storia dello sport». Ancora definire l’assegnazione del riconoscimento allo sportivo abruzzese dell’anno ed il programma completo del festival al quale parteciperà lo scrittore abruzzese Remo Rapino, già vincitore cinque anni fa del Campiello con il romanzo “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax), che si è recentemente aggiudicato il “Premio di Letteratura Sportiva Gianni Mura” con “Fubbàll”, (minimum fax), una raccolta di dodici storie di calciatori di provincia che hanno calcato campi di polvere e terra vivendo lo sport come pura passione in una dimensione lontana dall’immagine patinata del calcio moderno. Poi lo scrittore e giornalista italoamericano Dom Serafini, la campionessa di nuoto paralimpico Alessia Berra, la giornalista Giulia Toninelli, e l’ex calciatore azzurro Andrea Carnevale che presenterà “Il destino di un bomber” (66thand2nd) libro scritto assieme a Giuseppe Sansonna nel quale racconta i momenti più significativi della sua vita di uomo e di campione. Non mancherà, infine, un ricordo di Rino Tommasi, ospite in diverse edizioni del Festival.