Sì alla ciclabile nell’Oasi se l’area è chiusa alle auto

Il ministero vincola il finanziamento per la strada delle bici ai divieti ai veicoli Quello che non è riuscito a fare il Comune in tanti anni diventa ora obbligatorio

VASTO. Via libera alla realizzazione della pista ciclabile all’interno della riserva naturale di Punta Aderci, ma a condizione che venga vietato l’accesso alle auto che, specie in estate, vanno all’assalto dell’area protetta. Arriva dal ministero dello Sviluppo economico l’indicazione sulla viabilità nell’oasi costiera. Il dicastero ha condizionato i finanziamenti alla interdizione del traffico veicolare, fatta eccezione per i mezzi di soccorso e l’accesso ai proprietari dei terreni.

Insomma, quello che non è riuscito a fare il Comune in questi anni, nonostante qualche tentativo e le reiterate richieste della Cogecstre (la cooperativa di Penne che ha in gestione la riserva) e delle associazioni cittadine, diventa obbligatorio in presenza di una pista ciclabile che verrà realizzata a Punta Aderci, tra l’incrocio con la strada di Mottagrossa e la zona industriale di Punta Penna, innestandosi sulla viabilità rurale esistente.

Il percorso ciclo-pedonale avrà una larghezza di 2,50 metri con pavimentazione in conglomerato ecologico e una strada laterale di servizio che occuperà la restante larghezza disponibile. Si tratta, in sostanza, del quinto lotto della “Via Verde della Costa dei Trabocchi” finanziato con fondi Mise provenienti dalla rimodulazione delle risorse economiche assegnate al Patto Trigno Sinello per un totale di circa due milioni di euro, da integrare con fondi comunali pari a 200mila euro. La relazione sulla viabilità, redatta in seguito a un incontro con un funzionario del ministero, è stata approvata dalla giunta che ha ritenuto lo studio “rispondente agli indirizzi dell’amministrazione e alle esigenze della cittadinanza”. «È un provvedimento importante che ci ha chiesto il ministero e che ci consentirà di chiudere finalmente Punta Aderci al traffico veicolare», spiega l’assessore alla mobilità, Marco Marra, «fermo restando la possibilità di accesso per i proprietari dei terreni e i mezzi di soccorso. Ora possiamo mettere mano al progetto definitivo. Non sono in grado di dire quando verrà realizzata la pista ciclabile, ma non credo che i tempi saranno lunghi».

Anna Bontempo

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