Salvate nella notte le famiglie di Schiavi d'Abruzzo

Il gatto delle nevi dei vigili del fuoco di Agnone e le turbine della Protezione civile Valtrigno raggiungono le case delle contrade isolate dalla neve. Malore superato, il sindaco di Casalanguida torna in azione

VASTO. Prigionieri nelle loro case. Decine le famiglie di Schiavi di Abruzzo che solo ieri, dopo giorni, sono riuscite ad uscire da casa grazie all’intervento del gatto delle nevi dei vigili del fuoco di Agnone e alle turbine della protezione civile Valtrigno. Aperti durante la notte varchi per poter raggiungere tutte le contrade, ieri mattina sono state riaperte le porte di casa. L’operazione di soccorso è cominciata quando era ancora buio. A Liscia, invece, un 74enne è stato trasportato d’urgenza a Pescara dopo una caduta per le scale: è gravissimo.

«Il gatto delle nevi dei vigili del fuoco ha rifornito di viveri a trenta famiglie rimaste isolate in contrada Valloni. Ieri mattina il comando di Chieti ha inviato un altro gatto delle nevi nelle frazioni Valli e Casali per rifornire i residenti di cibo, acqua e medicine. Poco dopo sono arrivate due turbine della protezione civile Valtrigno e altre squadre di volontari. Abbiamo rifornito la farmacia e aiutato molte persone in difficoltà. Altre squadre hanno tolto muri di neve davanti alle porte», dice Saverio Di Fiore. Ad aiutare i soccorritori anche un timido sole. «Finalmente dopo giorni di cielo coperto è uscito il sole», ha detto il sindaco Luciano Piluso. Nel centro del paese, a 1.172 metri di quota, i volontari della protezione civile della Valtrigno di San Salvo hanno spalato a mano per creare cunicoli per i soccorsi. Per tutto il giorno ieri è continuato a nevicare a intermittenza anche sulla costa. Fra Schiavi di Abruzzo e Castiglione Messer Marino c'è ora il pericolo di slavine.

La strada provinciale ieri è stata chiusa in via precauzionale per qualche ora per permettere i controlli. Tutti sono invitati alla massima prudenza. Anche a Castiglione c’è chi è rimasto intrappolato in casa dalla neve. Lo scultore Giuseppe Colangelo è rimasto bloccato da un muro di neve nel suo laboratorio.

Diversi comuni tra cui Vasto si sono svegliati sotto una lastra di ghiaccio. Vista la situazione il sindaco Francesco Menna, ha disposto la chiusura delle scuole anche per la giornata odierna Il sindaco di Torino di Sangro ha deciso di tenere chiuse le scuole fino a lunedì. «Il ghiaccio è più pericoloso della neve», ha detto il primo cittadino Silvana Priori. «In considerazione del perdurare delle situazione di rischio lungo le strade comunali legate alla formazione di ghiaccio, d’intesa con il dirigente scolastico, Emilia Galante, è stata disposta la sospensione delle attività didattiche di tutte le scuole di ordine e grado di Torino di Sangro fino a sabato 14 gennaio incluso. Le lezioni riprenderanno regolarmente lunedì 16».

A Casalanguida scuole chiuse anche domani. Fa eccezione San Salvo che ha deciso di riaprire le scuole già questa mattina. «La decisione è stata presa considerando che le strade cittadine sono regolarmente percorribili e sono stati puliti gli accessi agli istituti scolastici. Sono stati già riaccesi gli impianti di riscaldamento e anche in previsione delle temperature basse si sta provvedendo a spargere il sale sulle strade», ha spiegato il sindaco Tiziana Magnacca.

Dalla Prefettura di Chieti è stato comunicato che per le prossime ore è previsto un netto miglioramento meteo con un rialzo delle temperature. La notizia fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i comuni alle prese con i problemi di erogazione idrica provocati dalle temperature sotto zero. A Casalanguida il sindaco Luca Conti è tornato in perfetta forma: ieri mattina insieme alla Sasi ha cercato di risolvere i problemi che da giorni impediscono il regolare deflusso dell’acqua. A Gissi non mancano le proteste dei cittadini. «Sulla strada provinciale», afferma un residente, «è presente una coltre di ghiaccio di circa 30 centimetri. Sono 4 giorni che per questo motivo non posso andare a lavoro».

A Liscia, B.R., 74 anni, è caduto per le scale battendo la testa e procurandosi anche la frattura di un femore. Difficili i soccorsi che hanno visto impegnati il 118 di Gissi e i carabinieri di Fresagrandinaria. Sul posto anche l’eliambulanza per il trasferimento del ferito a Pescara: il trasbordo sull’elicottero è avvenuto sulla fondovalle Treste.

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