Sciopero del voto a Colle Pizzuto
I residenti: «Basta promesse, qui mancano luce e metano»
VASTO. Niente servizi, niente voto. I residenti di Colle Pizzuto si ribellano. La contrada, una collina affacciata sul mare al confine con San Salvo, minaccia di non votare alle elezioni provinciali. La stessa decisione viene valutata da alcuni residenti di via Istonia e di contrada Riccione. «Le amministrazioni cambiano il risultato è sempre lo stesso», si lamentano a Colle Pizzuto.
E’ una protesta che arriva da lontano quella delle contrade. Da anni al centro di dibattiti e discussioni dei politici, Colle Pizzuto, l’area sulla quale sorgerà il nuovo complesso ospedaliero del Vastese, chiede di avere finalmente gli stessi servizi degli altri quartieri cittadini.
«Da almeno cinque anni gli amministratori del Vastese discutono del futuro di Colle Pizzuto, la contrada viene indicata come “futuro, importante nodo stradale” a servizio del nosocomio e dalla nuova superstrada che collegherà il casello Vasto Nord a Piana Sant’Angelo. Intanto però non riusciamo ad avere il metano, né luce a sufficienza. E siamo stanchi di aspettare».
Delusi dalla politica, i cittadini hanno deciso di lanciare a tutti i candidati un segnale di disagio, imitando i residenti di contrada Buonanotte che a dicembre, in occasione delle elezioni regionali, non erano andati a votare.
«Senza servizi, disertiamo le urne». Ad ogni tornata elettorale, vengono rinnovate le promesse. Tutti si preoccupano del futuro di Colle Pizzuto. Ma passate le elezioni, tutto torna come prima. Eppure questo è uno degli angoli più belli della città, l’aria è buona, il panorama stupendo.
«Ma non basta», si rammaricano i residenti passando all’elenco dei disservizi: «Siamo senza metano e illuminazione, la manutenzione della viabilità è scarsa, i collegamenti sono precari». E in via Istonia gli abitanti puntano l’indice contro la Provincia. «Da decenni siamo alle prese con il fenomeno del dissesto, la soluzione sembra essere sempre a portata di mano, ma non arriva mai. Nel frattempo la circolazione stradale è diventata più pericolosa e come se non bastasse, siamo a metà maggio e non è stata tagliata l’erba. Sono tanti i punti dove la visibilità è ostruita dalle erbacce, all’incrocio con il Villaggio Siv, ad esempio, è nulla».
Nuove proteste arrivano anche dalla parte opposta di Vasto, in via Riccione, nel quartiere residenziale dell’Incoronata. Qui da anni viene contestata l’assenza della luce. E a nulla, anche in questo caso, sono valse le segnalazioni ai sindaci che si sono susseguiti alla guida della città. Malgrado via Riccione sia a pochi metri dal parco Aqualand, in una zona quindi di un certo richiamo turistico. «Fatta eccezione per alcune luci che sono state sistemate all’ingresso del quartiere, il resto delle famiglie è costretto a convivere con il buio», afferma a nome del vicinato il professor Italo Artese che torna su uno slogan coniato in diverse proteste: «Se le tasse sono uguali per tutti, lo stesso metro deve valere per i servizi».
E’ una protesta che arriva da lontano quella delle contrade. Da anni al centro di dibattiti e discussioni dei politici, Colle Pizzuto, l’area sulla quale sorgerà il nuovo complesso ospedaliero del Vastese, chiede di avere finalmente gli stessi servizi degli altri quartieri cittadini.
«Da almeno cinque anni gli amministratori del Vastese discutono del futuro di Colle Pizzuto, la contrada viene indicata come “futuro, importante nodo stradale” a servizio del nosocomio e dalla nuova superstrada che collegherà il casello Vasto Nord a Piana Sant’Angelo. Intanto però non riusciamo ad avere il metano, né luce a sufficienza. E siamo stanchi di aspettare».
Delusi dalla politica, i cittadini hanno deciso di lanciare a tutti i candidati un segnale di disagio, imitando i residenti di contrada Buonanotte che a dicembre, in occasione delle elezioni regionali, non erano andati a votare.
«Senza servizi, disertiamo le urne». Ad ogni tornata elettorale, vengono rinnovate le promesse. Tutti si preoccupano del futuro di Colle Pizzuto. Ma passate le elezioni, tutto torna come prima. Eppure questo è uno degli angoli più belli della città, l’aria è buona, il panorama stupendo.
«Ma non basta», si rammaricano i residenti passando all’elenco dei disservizi: «Siamo senza metano e illuminazione, la manutenzione della viabilità è scarsa, i collegamenti sono precari». E in via Istonia gli abitanti puntano l’indice contro la Provincia. «Da decenni siamo alle prese con il fenomeno del dissesto, la soluzione sembra essere sempre a portata di mano, ma non arriva mai. Nel frattempo la circolazione stradale è diventata più pericolosa e come se non bastasse, siamo a metà maggio e non è stata tagliata l’erba. Sono tanti i punti dove la visibilità è ostruita dalle erbacce, all’incrocio con il Villaggio Siv, ad esempio, è nulla».
Nuove proteste arrivano anche dalla parte opposta di Vasto, in via Riccione, nel quartiere residenziale dell’Incoronata. Qui da anni viene contestata l’assenza della luce. E a nulla, anche in questo caso, sono valse le segnalazioni ai sindaci che si sono susseguiti alla guida della città. Malgrado via Riccione sia a pochi metri dal parco Aqualand, in una zona quindi di un certo richiamo turistico. «Fatta eccezione per alcune luci che sono state sistemate all’ingresso del quartiere, il resto delle famiglie è costretto a convivere con il buio», afferma a nome del vicinato il professor Italo Artese che torna su uno slogan coniato in diverse proteste: «Se le tasse sono uguali per tutti, lo stesso metro deve valere per i servizi».