Scoppia condotta d’acqua, via Pescara si allaga

La tubatura rotta dalla ruspa dell’impresa del Comune. Disagi fino a Pescara Colli

 CHIETI. L’eruzione di un vulcano d’acqua “surriscalda” una giornata soffocata dal traffico. In via Pescara, all’altezza della concessionaria d’auto Giansante, sul rondò che porta alla Tiburtina, ieri, è saltata una grossa conduttura dell’Aca. In un attimo la strada è stata invasa da ettolitri di acqua, con gettiti che arrivavano fino al ponte della sopraelevata.

 A causare l’incidente è stata l’impresa che sta lavorando sulla ripavimentazione e consolidamento del tratto intorno al rondò, lavori voluti dall’amministrazione comunale. Il danno ha comportato disagi fino a Pescara Colli. Questa grossa tubatura, della capacità di 100 litri al secondo, rifornisce il capoluogo costiero in particolare la condotta porta acqua fino alla zona nei pressi della chiesa di Madonna dei sette dolori.

 Questo è accaduto in una giornata per quel tratto già martoriato dal traffico. La geografia intorno a università e ospedale, infatti, è stata stravolta fin dalla prima mattinata dai lavori su via dei Vestini. La rottura dell’adduttrice è arrivata intorno a mezzogiorno, quando la presenza di auto era più ridotta. I disagi si sono fatti sentire comunque. Nel giro di pochi minuti sono arrivati vigili del fuoco e una pattuglia della guardia municipale, per agevolare il transito degli autobus, gli unici autorizzati a transitare su via dei Vestini, a scendere. Intorno a questo inatteso vulcano d’acqua si è raccolta una piccola folla di curiosi, mentre la polizia stradale cercava di regolare il traffico su viale Benedetto Croce. La strada è stata invasa dall’acqua, formando una grossa pozzanghera.

 «Stiamo facendo lavori per rimettere in piano il manto stradale, fortemente lesionato», dice l’assessore ai lavori pubblici e viabilità, Luigi Febo. Per dare il via ai lavori di ripristino della conduttura, l’Aca ha sospeso il flusso idrico nella conduttrice. «La nostra squadra», commentano alla direzione dell’Aca, «è stata impegnata per alcune ore nell’intervento di riparazione. Questo ha potuto provocare, nelle ore di maggior consumo, cali di pressione, con disagi soprattutto a quelle utenze e abitazioni che non sono dotate di autoclave».

 La nuova geografia del traffico urbano ha avuto ieri riflessi anche sull’attività dell’ospedale. Più di un medico è arrivato tardi a lavoro e ne hanno risentito, in particolare, le attività ambulatoriali. Per gli utenti, comunque, non è stata vita semplice, ieri, anche fuori dalle corsie. In prima mattinata, infatti, erano potuti entrare su via dei Vestini nel tratto a scendere. Poi, intorno alle 11, i vigili urbani sono stati costretti a dirottare anche loro su via Colle dell’Ara. Molti, diretti allo scalo, si accodavano dietro gli utenti dell’ospedale congestionando via dei Vestini.