Casabordino

Sequestra e violenta una 13enne nell’abitazione dei suoi parenti: nei guai un 26enne di Casalbordino

23 Luglio 2025

La vicenda a Foggia dove l’uomo ha costretto la ragazzina a seguirlo senza il consenso dei genitori. Il 17 settembre la minorenne sarà ascoltata nel corso dell’incidente probatorio nella città dauna

CASALBORDINO. Rischia una pena di oltre 6 anni di reclusione un ventiseienne di Casalbordino che il 30 giugno scorso mentre si trovava in Puglia ha portato con sé una ragazzina di 13 anni costringendola a subire atti sessuali. Lunedì, al termine di verifiche e riscontri, la magistratura del capoluogo dauno, competente territorialmente, ha disposto un incidente probatorio che sarà fatto a porte chiuse il 17 settembre prossimo in un aula del tribunale di Foggia. Una vicenda delicatissima e che, vista la giovanissima età della presunta vittima, ha fatto scattare il cosiddetto Codice rosso.

Chi conosce i protagonisti è sotto choc. La ragazzina durante l'incidente probatorio sarà in un aula separata dotata di collegamento audiovisivo con l'aula delle udienze. La vicenda sarebbe accaduta mentre i due, entrambi residenti a Casalbordino, si trovavano a casa di un parente dell'indagato in provincia di Foggia. Lui, stando alle accuse, avrebbe costretto la ragazzina a seguirlo in Puglia allontanandola dai genitori senza il loro consenso. Una volta da soli, il giovane avrebbe iniziato ad insidiare la tredicenne. Stando al capo d'imputazione, avrebbe allungato le mani sul corpo della minore accarezzandola e cercando di infilare le mani sotto la gonna e infine baciandola. Una volta tornata dai genitori, però, la ragazza ha raccontato tutto ai suoi ed è partita la denuncia. Il codice penale è particolarmente severo con chi cerca di abusare sessualmente di una minore di anni 14. L'avvocato Isabella Mugoni, difensore del giovane, cercherà di alleggerire la posizione dell'indagato. Fondamentale sarà tuttavia quello che emergerà nel corso dell'incidente probatorio. Al momento l'avvocato Mugoni preferisce non rilasciare dichiarazioni. Un ruolo importante potrebbero averlo eventuali testimoni.

Quello che è stato ricostruito fino a questo momento dovrà essere definito nei particolari dalle forze dell'ordine che indagano sulla vicenda. La ragazza è stata ascoltata da personale appositamente formato, anche dal punto di vista psicologico, per raccogliere racconti e testimonianze di una sfera così delicata. Si dovrà innanzitutto capire cosa ha fatto trasformare quello che sembrava un tranquillo pomeriggio in un incubo che, comunque vada, lascerà un segno indelebile nella vita di una giovane donna. Gli inquirenti prima di rimettere un rapporto in Procura avrebbero sentito anche altre persone. Se le circostanze dovessero trovare un riscontro puntuale, il 26enne, rischia una pena pesante. La sola violenza sessuale su una minore di 14 anni è punita con una pena minima di 6 anni. A quell'accusa si aggiunge il sequestro di persona.

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