Spunta un vecchio debito: niente sconti sulle tasse

Ortona, respinto l’emendamento di Cieri sulla riduzione dell’aliquota Tasi L’aula riconosce una passività di 250 mila euro sullo smaltimento rifiuti 2013

ORTONA. La seduta del consiglio comunale di lunedì ha lasciato strascichi, una scia di polemiche facilmente prevedibili alla vigilia. Il bilancio preventivo è materia importante, soprattutto in questo periodo di difficoltà economica e, la sua approvazione nell’aula consiliare di Ortona, ha fatto emergere una serie di punti di dibattito politico molto accesi.

La bocciatura dell’emendamento proposto da Tommaso Cieri ne è un esempio calzante. Il consigliere di opposizione aveva chiesto l’abbassamento dell’aliquota Tasi dallo 0,25% allo 0,19% con un conseguente beneficio economico a vantaggio di tutti gli ortonesi. Adottare la modifica presentata da Cieri, avrebbe per di più significato risparmiare su alcune spese dalle voci “prestazioni di servizi e acquisto di beni”, per una somma pari a 500mila euro. Ma l'emendamento è stato respinto: «A giustificazione di tale bocciatura, l’amministrazione, per bocca del dirigente preposto, ha addotto dei motivi tecnici, e cioè che i capitoli su cui si andava ad incidere con i tagli contenevano impegni già assunti», ha commentato Cieri. «Questa motivazione, a parte l’aspetto tecnico, denota una precisa volontà dell’amministrazione nel non voler venire incontro alle esigenze dei cittadini dando un preciso segnale di vicinanza alla città, alle persone fisiche ed alle attività produttive operanti sul territorio».

Ma c’è anche un altro punto discusso in consiglio che ha creato numerose polemiche, ossia l’approvazione di un debito fuori bilancio risalente al 2013 e relativo al costo di smaltimento di rifiuti organici pari a 250mila euro. Una questione e delle cifre che hanno scatenato bagarre, soprattutto da parte dei consiglieri Tommaso Cieri e Franco Musa, i quali si sono espressi in maniera sfavorevole verso l’approvazione del debito. «Per le sue caratteristiche, questi non può qualificarsi come fuori bilancio, cioè non previsto né preventivato. Un’amministrazione che non preventiva di dover smaltire rifiuti è incapace di amministrare», ha tuonato il duo spiegando le proprie ragioni e sottolineando come «il debito graverà ancor più sull’onere contributivo a carico degli ortonesi».

Commenti duri, dunque, chiusi dal consigliere di Città Nostra Franco Musa: «È troppo semplice far pagare ai cittadini le negligenze dell’apparato tecnico comunale».

Alfredo Sitti

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