ATESSA

Stellantis, intesa sugli impiegati: uscita incentivata per 23

Accordo azienda-sindacati per i quadri che vogliono agganciarsi alla pensione o andare via prima. Sostegni anche a chi è abbastanza lontano dal fine vita lavorativo: l’elenco delle opportunità

ATESSA. Uscita incentivata, entro il 31 dicembre 2024, per 23 dipendenti dello stabilimento Stellantis di Atessa, la più grande fabbrica d'Abruzzo (produce furgoni modello Ducato).

Si tratta di quadri e impiegati per i quali la direzione aziendale ha definito un piano di fuoriuscita chiamato "separation". Nei giorni scorsi si è tenuto l'esame congiunto con i rappresentanti sindacali e le segreterie territoriali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr e la sigla dell'accordo. L'uscita incentivata, in una logica di centralizzazione e di rinnovo dei colletti bianchi avviata dal gruppo Stellantis, riguarda quadri e impiegati che vogliano agganciarsi alla pensione o vogliano interrompere il rapporto lavorativo con l'azienda in anticipo. Tra questi l'azienda distingue i lavoratori che maturano i requisiti per la pensione entro 48 mesi che avranno il trattamento Naspi e una integrazione che garantisce un valore economico pari al 90% della loro retribuzione attuale e chi invece dovesse maturare il diritto pensionistico nell'arco di ulteriori 24 mesi e avrà, oltre al trattamento Naspi del 90% per i primi quattro anni, anche un incentivo aziendale pari al 70% della retribuzione attuale e la quota di contributi che verserebbe per un massimo di 24 mesi.
Incentivi anche per chi è abbastanza lontano dal fine vita lavorativo. Per i dipendenti di più di 55 anni sono previste 33 mensilità e 30mila euro; dai 50 ai 54 anni, 30 mensilità e 30mila euro; dai 45 ai 49 anni 24 mensilità e 30mila euro; dai 40 ai 44 anni, 18 mensilità e 20mila euro e infine dai 35 ai 39 anni, 12 mensilità più 20mila euro. Lo stabilimento della Val di Sangro si avvia intanto ad una nuova fase transitoria che riguarda il lancio del nuovo modello di furgone commerciale leggero My 24. Nel passaggio dal modello precedente all'ultimo ci sarà quindi una riduzione temporanea della produzione giornaliera. Questo determinerà il rientro negli stabilimenti di appartenenza di tutti i trasfertisti in prestito dal sito della Slovacchia, di alcuni provenienti da Melfi e i restanti da Cassino, per un totale di circa 100 dipendenti. I reparti saranno impegnati nella messa a punto degli standard qualitativi e dell'organizzazione del lavoro per l'adattamento delle linee. Poi si tornerà alla normalità e al pieno regime con le nuove prenotazioni da parte dei clienti di 80 paesi del mondo di modelli esclusivamente My 24.
Ed è programmato giovedì alle 13,30 al Mimit il tavolo per l'analisi degli stabilimenti Stellantis in Italia, relativo al plant di Atessa. Oltre al ministro Adolfo Urso e gli uffici tecnici ci saranno i rappresentanti del gruppo Stellantis, della Regione Abruzzo, dell'Anfia (Associazione Nazionale Filiera Italiana Automotive) e delle organizzazioni sindacali.
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