Stellantis, quindici giorni di stop C’è l’accordo sulle feste di Natale
Stretta di mano tra la direzione aziendale e le rappresentanze sindacali per la chiusura collettiva Da metà novembre a disposizione dei lavoratori anche il link per richiedere il bonus di cento euro
ATESSA. Saranno quindici i giorni di fermo nello stabilimento Stellantis Europe Atessa per le festività natalizie. Ieri pomeriggio la direzione aziendale ha incontrato il comitato esecutivo delle rsa per sottoscrivere l'accordo sulla chiusura collettiva di fine anno prevista dal 23 dicembre al 6 gennaio 2025 compresi.
L'accordo prevede anche l'utilizzo, nell'ordine, di ferie e permessi residui degli anni precedenti o dell'anno corrente. Per quanto riguarda il reparto ckd della Lastratura, che realizza fornitura destinata ai furgoni commerciali per il Messico, la sospensione dell'attività lavorativa, sarà dal 21 dicembre 2024, al 6 gennaio 2025. L'azienda ha anche comunicato che, per quanto riguarda il bonus Natale di 100 euro previsto dal decreto legge n°143, sarà predisposto, dalla metà di novembre un link specifico, per effettuare le dichiarazioni degli aventi diritto. Niente di nuovo dunque, nonostante la crisi che investe il settore automotive e il marchio Stellantis in Europa, rispetto alle canoniche ferie natalizie. Il periodo di riposo concesso ai dipendenti è in linea con quello dello scorso anno e non sono state aggiunte, al momento, giornate di fermo in più come accaduto purtroppo la scorsa estate, dove il fermo produttivo è stato prolungato a quattro settimane, tra ferie e cassa integrazione. Dopo cinque mesi drammatici, con la richiesta continua, settimana dopo settimana, di cassa integrazione ordinaria a partire dal 10 giugno, mercoledì la direzione aziendale ha comunicato una piccola, ma sostanziale ripresa produttiva. Dal prossimo 4 novembre, con la salita produttiva a due turni e mezzo, lo stabilimento di Atessa aumenterà infatti la produzione da 650 a 800 veicoli al giorno, registrando quindi segnali positivi sul mercato dei veicoli commerciali. Permane tuttavia, nell’ambito della rimodulazione dell’attività produttiva complessiva, la necessità di ricorrere parzialmente alla cassa integrazione dal 18 al 30 novembre. Il provvedimento tuttavia, a partire dall'ultimo periodo comunicato dall'azienda, ovvero dal 4 al 17 novembre compresi, interesserà soltanto un numero massimo di 1.500 dipendenti e non più tutto il plant come accade oggi. Debole segnale di ripresa che Stellantis e il Ceo Tavares hanno commentato cosi: «Il gruppo resta concentrato ad attraversare questa difficile fase di transizione e a garantire la continuità di tutti i suoi impianti che rimangono centrali nella strategia globale Stellantis».