Strada groviera verso l’ospedale: ambulanze costrette allo slalom 

La via per il pronto soccorso è costellata da buche e dossi: i mezzi d’emergenza sempre in difficoltà Disagi per i pazienti e per i conducenti delle auto. E le macchine in doppia fila peggiorano la situazione

CHIETI. Buche e dislivelli mettono a rischio la sicurezza di automobilisti e pedoni lungo le strade della città. Ma se per un semplice automobilista con un po’ di pazienza una buca può essere schivata, quelli che non possono rallentare per ovvie questioni d’emergenza sono le auto in direzione del pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata. Dalla rotonda di via dei Vestini, e seguendo la strada che porta verso il reparto d’urgenza, i furgoni delle ambulanze fanno fatica a passare sulla strada costellata di buche, avvallamenti e dossi. Passanti e ambulanze cercano di fare slalom tra le voragini dell'asfalto.
«Abbiamo difficoltà», è il grido d'allarme di Gabriele Malandra, vicegovernatore della associazione Misericordia di Chieti, che quotidianamente transita lungo la via per il trasporto dei pazienti. «In quel tratto di strada effettivamente la situazione è scomoda», racconta Malandra, «bisogna rallentare e cercare di non prendere le buche».
La strada che sale al pronto soccorso è spianata da fossi e dislivelli profondi non pochi centimetri, che creano difficoltà non solo alle corse degli autisti delle ambulanze, ma anche ai pazienti che trasportano a bordo. Sull’asfalto, tra toppe e pezze ormai datate, affiorano buche e dislivelli brecciosi: deleteri per le sospensioni delle auto, oltre che ulteriore potenziale rischio per chi già transita su quella via in condizioni di salute non ottimali. «Un’ambulanza ha l’asse di un furgone», sottolinea Malandra, «dentro ci sono più persone che spesso non sono sedute come in macchina ma sono in piedi per prestare aiuto e non è ottimale per la loro sicurezza».
A complicare il passaggio dei mezzi d’emergenza lungo via dei Vestini sono poi «le macchine parcheggiate lungo la strada», racconta il vicegovernatore della Misericordia, «restringono lo spazio della carreggiata e, quando ci si mettono anche le buche da schivare, la situazione si complica non di poco per un automobilista in emergenza». Soste selvagge e macchine lasciate in doppia fila ostacolano quindi il traffico.
Anche lungo la via che prosegue verso le camere mortuarie le condizioni dell’asfalto non sono migliori: toppe e dossi costringono a invadere l’altra corsia di marcia, in una carreggiata già ridotta a causa delle macchine parcheggiate spesso fuori dalle strisce di parcheggio. Alle difficoltà della viabilità lungo la strada si aggiungono anche i disagi della segnaletica orizzontale e verticale: appaiono sbiadite e datate le indicazioni che conducono i visitatori verso i reparti di una delle strutture più frequentate della regione.
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