L'ingresso del supercarcere di Lanciano

LANCIANO

Supercarcere, polizia penitenziaria in stato di agitazione

I responsabili sindacali Sappe, Osapp, Uilpa, Pp Uspp, Cisl e Cgil denunciano gravissima situazione della struttura: chiesta chiusura di tre reparti detentivi

LANCIANO. Uno stato di agitazione è stato indetto dalle organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria al supercarcere di Lanciano per la gravissima situazione in cui versa la struttura. I responsabili dei sindacati Sappe, Osapp, Uilpa, Pp Uspp, Cisl e Cgil denunciano che l'intero personale deve ancora fruire di oltre 18mila giorni di congedo ordinario arretrato, oltre 100 giorni a testa, a fronte di circa 40 giorni annui spettanti. Chiesta anche la chiusura di reparti detentivi.

«Da tempo» dicono i sindacati «chiediamo di rivedere l'intero assetto della casa circondariale di Lanciano, ma in passato abbiamo ottenuto come risposta l'apertura selvaggia di nuove postazioni di servizio, senza il necessario incremento di lavoratori, che ora sono esausti e fiaccati dal focolaio covid ancora in corso. Non meritano assolutamente questo trattamento e non è più possibile sopperire alla mancanza di forza lavoro nè con l'abuso di straordinario nè con la fantasia operativa utilizzata fino a oggi. Allo stato attuale siamo costretti a chiedere la chiusura immediata di almeno 3 sezioni detentive. La situazione relativa ai diritti del personale è talmente compromessa che solo la chiusura di alcune sezioni o l'invio immediato e in pianta stabile di non meno di 20 agenti, potrebbe tamponare la criticità in atto».