Tornano gratuiti i posti auto alla Marina

Dal 1° settembre niente più soste a pagamento sul lungomare Cordella e in via Duca degli Abruzzi

VASTO. Vanno in archivio le strisce blu. Dal 1° settembre sono tornati completamente gratuiti i parcheggi a pagamento attivati nei mesi di luglio e agosto sul lungomare Cordella e in via Duca degli Abruzzi, alla Marina. Con le strisce blu vanno in archivio anche le annose polemiche sulle tariffe, ritenute troppo alte anche in raffronto alle altre località della costa abruzzese.

Per lasciare l’auto sotto al sole e incustodita si paga 50 centesimi per la prima e la seconda ora, un euro per la terza e la quarta ora e addirittura due euro per la quinta ora, senza possibilità di abbonamenti settimanali o stagionali come succede in tutte le località turistiche anche vicine come San Salvo, Casalbordino e Torino di Sangro. A conti fatti, una mezza giornata al mare sulla spiaggia di Vasto, viene a costare, solo di parcheggio, circa dieci euro. Un vero e proprio salasso per i bagnanti e i turisti (in numero sempre inferiore) che scelgono la località adriatica come meta per le loro vacanze e che al costo per il lettino e l’ombrellone devono aggiungere anche quello per la sosta.

Per fortuna c’è la possibilità di parcheggiare lungo l’ex tracciato ferroviario - 700 posti auto completamente gratuiti - anche se lasciare la macchina da quelle parti significa spesso andare incontro a furti e danneggiamenti. Senza considerare che la sera il parcheggio resta completamente al buio.

«Speriamo che per la prossima estate il Comune si decida a indire una nuova gara», è il laconico commento di alcuni operatori turistici che da anni invocano tariffe agevolate per le strisce blu, con la possibilità di abbonamenti settimanali e stagionali.

I parcheggi a pagamento, sia lungo la riviera che nel centro urbano, sono gestiti dal 2005 dall’Aipa, la società di Milano che si occupa anche della riscossione della pubblicità, della Tosap (tassa per l’occupazione di suolo pubblico) e delle affissioni. Grazie al meccanismo delle proroghe (ce ne saranno state finora almeno cinque, se non di più), la ditta lombarda conserva da nove anni la stessa convenzione stipulata sotto la gestione del centrodestra, mentre la gara d’appalto annunciata a più riprese dall’amministrazione comunale (di centrosinistra) sembra si sia persa per strada. Impedimenti burocratici o mancanza di volontà politica?

Anna Bontempo

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