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Trabocco crollato, va in Consiglio la ristrutturazione

SAN VITO. «I lavori di manutenzione straordinaria, e non di ricostruzione, ad oggi non hanno copertura finanziaria. Il progetto di ristrutturazione del trabocco se i grafici consegnatici sono giusti,...

SAN VITO. «I lavori di manutenzione straordinaria, e non di ricostruzione, ad oggi non hanno copertura finanziaria. Il progetto di ristrutturazione del trabocco se i grafici consegnatici sono giusti, è un revival di un disegno degli anni 90 già negli archivi comunali. I lavori della sistemazione a terra della Calata Turchino sono fermi, aggravando ancora di più lo stato di precarietà e di disagio dell’area. La procura di Lanciano ha aperto un fascicolo sul crollo del Trabocco. È ora di fare chiarezza».

A chiedere lumi sulla ricostruzione del trabocco del Turchino e sul suo progetto è il consigliere di opposizione Roberto Nardone, (Svbc) che ha depositato in merito anche un interpellanza al sindaco. Nardone chiede spiegazioni al primo cittadino sul tipo di lavori da fare perché, in base alle delibere di giunta, si parla di “manutenzione straordinaria” e non di ricostruzione del trabocco, che ha un costo di 40mila euro non di 115mila come affermato più volte e che il progetto è stato affidato con una spesa di 3.670,63 euro all’architetto Anna Colacioppo. «Parliamo di manutenzione», spiega Nardone, «perché nelle due delibere non si parla di ricostruzione della macchina da pesca. In seguito il progetto si è trasformato in ricostruzione, quando cioè, l’amministrazione si è resa conto di aver sottovalutato il problema, e quando ormai, è un dato di fatto, il trabocco simbolo della costa, è crollato. Quella dei pali di acacia da raccogliere con la luna calante di agosto è solo una scusa visto che si possono raccogliere anche a gennaio, se proprio si crede alla storia della luna calante. Il problema è se ci sono i soldi per ricostruire il trabocco crollato. In tutti i documenti si fa riferimento solo ai 40mila della Regione, non a quelli dei finanziatori privati perché quei soldi non sono ancora arrivati».

A fare chiarezza sui lavori del trabocco fatti nel 2004 e sulla manutenzione è anche la Procura che ha aperto un’inchiesta. «A tal proposto voglio precisare», dice l’assessore Luigi Comini, «che è indubbia la valenza del Turchino quale simbolo storico-culturale del nostro territorio, ma applicare una norma di carattere penale a un trabocco che è quello ristrutturato nel 2004 e non certamente quello realizzato nel 1871 è quantomeno strano».

Teresa Di Rocco

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