Turismo, impennata di Ferragosto: «Ma bisogna destagionalizzare»

I balneatori soddisfatti di come è andata la settimana clou della stagione anche se in pochi spendono: «All’amministrazione suggeriamo una programmazione di eventi e strategie a 360° per lo sviluppo»
FRANCAVILLA. La settimana di Ferragosto fa registrare il tutto esaurito a Francavilla. Spiagge, ristoranti ed esercizi commerciali fanno rilevare un'impennata di presenze, in deciso contrasto con il resto della stagione estiva.
Un'estate in salita, quella della costa, che è partita a rilento e soltanto nella settimana clou concede una boccata d'ossigeno alle attività commerciali nel settore turismo. E allora i ristoranti al completo già da metà luglio e le spiagge prese d'assalto consentono di tirare il fiato, ma rischiano di fuorviare il giudizio finale sulla stagione estiva.
Nonostante le attività abbiano scelto di stringere i denti e di limitare allo stretto indispensabile gli aumenti e nonostante l'offerta di servizi accurati, che garantiscono pulizia e sicurezza in spiaggia e in mare, l'estate francavillese ha stentato a decollare e gli sforzi non sono stati sufficienti ad attirare turisti, della zona o meno.
Poche e sporadiche le presenze dall'estero, in particolare da Francia e Gran Bretagna, almeno quelle in linea con le stagioni passate. A mancare, quest'anno, sono stati per lo più gli italiani, che hanno limitato le presenze a giornate unatantum e si sono concessi pochi sfizi durante le vacanze.
«È arrivato il momento di mettere in atto strategie di più ampio respiro, a medio e lungo termine, per la prossima stagione turistica», dichiara Mauro Cioffi, titolare del Lido Bianco: «È innegabile che la crisi sia un fenomeno generale ma a Francavilla i turisti sono solo di passaggio e non spendono. Quello che ci aspettiamo dall'amministrazione non è solo un cartellone di eventi, ma una programmazione turistica a tutto tondo, che sia in grado di destagionalizzare in maniera decisa perché, se si lavora solo dieci giorni a stagione, è impossibile farcela. È indispensabile attuare uno sviluppo a 360° con un piano strategico che sia ben chiaro e a lungo termine, mettendo a sistema la ricettività anche attraverso strategie che comprendano l'immenso potenziale degli appartamenti sfitti. Come esercenti ci rivolgiamo all'amministrazione ma dobbiamo essere disposti anche a farci parte diligente per trovare soluzioni».
Leggermente meglio nelle zone più centrali della città, a ridosso del Pontile, per una situazione che resta comunque in discesa. «Il nostro è uno stabilimento storico» dichiara Francesco Primavera, titolare del Lido Serenella, «e i fedelissimi ci hanno premiato anche quest'anno. Non si può negare, però, che la narrazione nazionale stia facendo passare i balneatori come i nemici quando non è così: offriamo servizi di qualità, sicurezza in mare e anche sulla spiaggia grazie a una pulizia costante e meticolosa. Non siamo noi i “cattivi” della situazione, semmai il problema è il carovita in generale e il vertiginoso calo del potere d'acquisto».
Un periodo in positivo che si dimostra però anche canto del cigno dell'estate francavillese: complice il maltempo che interesserà la costa abruzzese negli ultimi giorni d'agosto, sono molte le attività in spiaggia già pronte a concludera la stagione, tra nubi reali e metaforiche ad accompagnare la fine dell'estate.