Vasto, le suore sventano il furto della sacra spina

Si sono accorte di due balordi che, saliti sull'altare con attrezzi da scasso, tentavano di forzare la tecla blindata. Le loro grida hanno messo in fuga i ladri

VASTO. Sono state le suore ad accorgersi ieri pomeriggio della presenza di due giovani intenti ad armeggiare nella cappella dove è conservata la reliquia della Sacra Spina nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Vasto. I due erano saliti sull'altare e con degli attrezzi da scasso stavano cercando di forzare la teca blindata dove è esposta la reliquia.

Le grida delle suore li ha messi in fuga richiamando l'attenzione del parroco, don Andrea Sciascia, che li avrebbe visti in volto. Dovrebbero essere dei balordi che frequentano gli ambienti della tossicodipendenza. Una denuncia è stata presentata alla compagnia dei carabinieri di Vasto dove sono state mostrate al sacerdote delle fotografie segnaletiche per individuare gli autori di questo tentativo di furto.

La Sacra Spina è di particolare interesse perché si ricollega alla corona di spine che la tradizione riconduce alla passione di Cristo. Corona recuperata e poi donata da San Luigi alla Cattedrale di Notre Dame di Parigi. Nel corso dei secoli furono tolte non poche spine per essere donate a chiese e santuari per ragioni meritorie particolari.

Il privilegio della donazione toccò anche alla Chiesa di Santa Maria Maggiore di Vasto ed è legata direttamente alla famiglia d'Avalos e, in modo particolare, a Ferrante Francesco II d'Avalos che, in coincidenza con il Concilio ecumenico Tridentino (1545-1563), quale delegato del re di Spagna Filippo II, ebbe in dono la Spina con bolla del Pontefice Pio IV che ne certificava la donazione straordinaria. La festa della Sacra Spina si celebra il venerdì antecedente la Settimana Santa, giorno che viene portata in processione per le vie della città.
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