Vasto

Vasto, ospedali in affanno. L’appello dei pediatri al giudice: «Soli durante il turno, ora basta»

8 Dicembre 2025

I medici del San Pio uniti per denunciare il carico di lavoro tra reparto, nido e pronto soccorso: «Un’unica persona costretta a dividersi su più piani. Rischioso per chi lavora e per i pazienti»

VASTO. Il reparto di pediatria dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto è in affanno. La carenza di medici preoccupa ed esaspera i pediatri. Il disagio è tale che cinque dirigenti medici costretti a restare soli durante il turno, hanno presentato un ricorso d’urgenza al giudice del lavoro del tribunale di Vasto denunciando una situazione definita «insostenibile e pericolosa per sé e per i piccoli pazienti». L’udienza è stata fissata al 17 dicembre. I medici confidano in un intervento della magistratura. Al loro fianco anche tanti genitori. Al centro della vicenda c’è una disposizione di servizio che ha ridotto da due ad una sola unità medica la copertura del turno pomeridiano nel reparto di Pediatria. Secondo i ricorrenti, rappresentati dall’avvocato Luca Damiano, la decisione avrebbe creato un modello organizzativo «irragionevole e gravemente rischioso».

«Un unico pediatra», si legge in una nota, «è costretto a gestire simultaneamente il reparto di pediatria, il nido, le consulenze urgenti del pronto soccorso, l’assistenza in sala parto ed eventuali emergenze in sala operatoria. Il reparto di pediatria è al secondo piano del secondo padiglione. Il nido invece è ubicato al quarto piano del primo padiglione, dispone di quindici posti letto tecnici (culle). Nel nido sono assistiti neonati sani e neonati con basso livello di cura. Il pronto soccorso è al piano terra. I pediatri rimarcano di non avere il dono dell’ubiquità. Le attività indifferibili e per di più distribuite in piani diversi dell’ospedale, creano non pochi disagi. Va da se che non è materialmente possibile gestire da soli tutte le attività in caso di richieste concomitanti».

In realtà la situazione è precipitata cinque mesi fa. Nel ricorso i professionisti ricostruiscono come prima del 4 luglio la presenza di due dirigenti medici fosse prassi consolidata. Dopo la disposizione contestata, invece, la copertura a una sola unità sarebbe divenuta sistematica. «La scelta», sostengono i medici, «non solo viola il diritto alla salute dei lavoratori, ma espone i neonati e i piccoli pazienti a rischi non accettabili con conseguenze potenzialmente drammatiche».

La vicenda riaccende i riflettori sulle difficoltà strutturali del reparto di Pediatria di Vasto, alle prese da anni con carenza di personale e turni gravosi. Il ricorso rimette ora nelle mani della magistratura il compito di valutare se la riorganizzazione del servizio, decisa dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti possa essere compatibile con la sicurezza dei pazienti e il rispetto delle normative sulla tutela dei lavoratori.

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