Via dei Tintori, riaprono i sotterranei di Chieti ipogea

29 Maggio 2011

Riaperte al pubblico le tre cavità sotterranee lunghe 200 metri

CHIETI. Tre cavità sotterranee distinte che si snodano per quasi duecentotrenta metri sotto il rione di Porta Pescara. Uno dei più antichi e suggestivi di Chieti. Torna alla luce l'ipogeo di via dei Tintori che oggi, grazie all'impegno dell'associazione Cars e di Teate nostra, sarà visitabile per l'intera giornata. L'assessore comunale ai Lavori pubblici Mario Colantonio rivendica i meriti dell'esecutivo Di Primio. «Questo sito era completamente nell'abbandono» sostiene Colantonio.

In effetti del maquillage di via dei Tintori, finanziato negli anni con oltre 2 milioni di euro da Regione e Ministero dopo il crollo di una porzione del quartiere datato 1994, si erano perse le tracce. «Siamo andati a colmare un vuoto storico- spiega l'assessore «che va dal 2006 a quando ci siamo insediati. La vecchia amministrazione non ha fatto niente per quello che è uno dei tanti gioielli della Chieti sotterranea».

«La giunta di centrodestra invece», precisa con un velo di orgoglio Colantonio, «in poco più di un anno ha investito circa 20mila euro per sistemare la piazzetta che si affaccia su via Silvino Olivieri e installare un adeguato impianto di illuminazione esterno. Al resto ci hanno pensato i volontari. In particolare gli esperti del Cars che hanno tirato a lucido l'ipogeo di via dei Tintori. Luogo» puntualizza «dove viene custodita una buona parte del vecchio sistema idrico dell'antica Teate».

Non a caso in uno dei tre corridoi presenti nella cavità sotterranea si trova ancora un pozzo da cui i vecchi residenti della zona attingevano l'acqua. «Ringrazio i volontari. Hanno lavorato alacremente e con dedizione» riprende Colantonio «per rendere l'ipogeo fruibile».

Le prime visite guidate, coordinate dal Cars e da Teate nostra, scattano questa mattina nell'ambito del cartellone del Maggio Teatino. Chi sceglierà di entrare nell'ipogeo lo farà impugnando una candela perch[nella galleria non c'è ancora un impianto di illuminazione.

«Ammirare questa bellezza architettonica è già un buon inizio. Per il futuro cercheremo di reperire le somme» assicura Colantonio «che servono per completare l'opera». Che dopo l'apertura straordinaria di oggi verrà di nuovo chiusa. Durante l'estate le associazioni faranno a gara per aprire la struttura mentre per il futuro si punta a trasformare l'ipogeo di via dei Tintori in un infopoint della città.

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