Vigile protesta e finisce su Facebook

Atessa, «Carichi di lavoro eccessivi». Il vicesindaco: «Rispetta chi è disoccupato»

ATESSA. Una volta i panni sporchi si lavavano in famiglia ma oggi non si disdegna di farlo nella pubblica piazza che, da dieci anni, ha un solo nome: Facebook. Superficialità, scelta inopportuna? Chi può dirlo, ci vorrebbero studi di sociologia per spiegare l’uso dei social network; fatto sta che il fenomeno esiste. Un vigile urbano in servizio ad Atessa si è visto pubblicare sulla pagina Facebook di Vincenzo Pellegrini, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici e personale, un suo rapporto di servizio nel quale riportando orari e mansioni svolte, lamentava un carico eccessivo di lavoro e responsabilità Alle 16,49 del 4 febbraio il vicesindaco pubblica la lettera e così commenta: «In qualità di assessore al personale di Atessa, ho ricevuta la nota di un dipendente comunale, che ritengo giusto sia pubblicata. Ho maturato questa decisione dopo averla riletta più volte facendomi vergognare come alcune persone si lamentano di un posto di lavoro come dipendente pubblico senza avere il minimo rispetto nei confronti di chi un lavoro non lo ha e, forse, non lo avrà mai».

Nei commenti c’è chi critica il vigile e chi, invece, critica il vicesindaco per la pubblicazione. La questione sfocia anche in polemica politica. Ad Atessa, 11mila abitanti e il territorio più esteso della provincia, ci sono quattro vigili più un ausiliario. Tra ferie, riposi, maternità e malattie, il numero può scende ancora. Il vigile nel resoconto ha descritto il suo servizio: ore 14 piazza Oberdan arrivo 400 auto per funerale di una giovane donna; ore 15 ingresso funerale con circa mille persone; 15,30 ingresso 100 ragazzi al catechismo con altrettanti genitori con auto; 16,10 uscita funerale con interruzione transito in corso Vittorio e successiva chiusura di via Battisti; 16,30 uscita ragazzi catechismo; 18,30 sistemazione auto in piazza Municipio per teatro; ore 19 fine servizio (permesso un’ora per problemi familiari). Tutto da solo! Nel rapporto però si va oltre la lamentela magari di un giorno storto, perché si dice che non c’è apprezzamento «per il lavoro svolto e comprensione per lo stato di salute degli addetti» e poi si offrono tre soluzioni, primo: togliere buona parte dei servizi; due: assumere personale giovane con risorse fisiche e nervose da spendere; tre: sopprimere il servizio di vigilanza.

«È uno scandalo che il vicesindaco abbia pubblicato quella relazione, c'è stata poco professionalità. Chiediamo» afferma Andrea Di Cola, segretario del Pd «pubbliche scuse verso il dipendente e nuove assunzioni». Anche Luigi Marcolongo, di Forza Nuova, offre solidarietà al vigile e aggiuge: «Chiediamo le dimissioni del vicesindaco. Ci vogliono nuove assunzioni».

Matteo Del Nobile

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