Vasto

Violentano una 14enne, filmano e diffondono le immagini: due adolescenti finiscono davanti al giudice

27 Agosto 2025

Ragazzi di 16 e 17 anni accusati di aver abusato di un’amica dopo averle fatto fumare marijuana. L'avvocato della vittima: «Ha dovuto cambiare città per vergogna»

VASTO. Hanno rispettivamente 17 e 16 anni. Il prossimo 24 settembre compariranno davanti al Gup del tribunale dei minori dell'Aquila. Sono accusati di violenza sessuale e pedopornografia. Avrebbero costretto una quattordicenne ad accompagnarsi con uno dei due dopo averla obbligata a fumare marijuana, mentre l’altro riprendeva e diffondeva le immagini. La famiglia del 17enne ha affidato la difesa del proprio figlio all'avvocato Margherita Conti. L'altro adolescente indagato è assistito dall’avvocato Guido Giangiacomo. Il legale che assiste la vittima è l’avvocato Antonio Boschetti. A distanza di due anni dai fatti la ragazzina è ancora molto turbata. «È stata costretta», ricorda l'avvocato Boschetti, «ad interrompere per un periodo gli studi per vergogna. Ha cambiato scuola e città. Quelle immagini diffuse in rete le hanno distrutto la vita». I danni psicologici riportati dall'adolescente sono stati rimarcati anche nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto all’Aquila nel dicembre scorso. In quella sede la quattordicenne ha confermato che mentre veniva ripresa non era in sé. Le indagini si sono avvalse del supporto di una psicologa e di altri esperti che hanno eseguito analisi lunghe e dettagliate. I due indagati, qualora venisse accertata la loro colpevolezza per i reati di violenza sessuale e pedopornografia, rischiano una pena che va dai 6 ai 12 anni di reclusione. «La mia cliente, che a distanza di due anni sta ancora male, non aveva più il coraggio di uscire da casa», insiste l'avvocato Boschetti. «Fra poco ricomincerà l’anno scolastico, e lei è stata costretta a cambiare, scuola per evitare la gogna». In principio, gli indagati erano tre ma una non è imputabile, troppo piccola. Quello che colpisce è l'età dei protagonisti della vicenda. La vittima è stata costretta ad avere un rapporto con un compagno che all'epoca aveva quindici anni da due amici che avevano rispettivamente quattordici e tredici anni. Pur avendo avuto un ruolo nient’affatto secondario nella vicenda, la tredicenne è quella che avrà conseguenze più lievi. Per gli altri due ragazzi, invece, le conseguenze potrebbero essere pesanti.