Stadio Adriatico sotto esame per tre mesi, e l’8 settembre il primo responso

27 Agosto 2025

​​​Iniziato il monitoraggio affidato a una ditta privata: prove di carico per verificare le condizioni del terreno. Il dirigente dei Lavori pubblici: «Valutazioni graduali», l’assessore: «Ora pensiamo alla prossima partita in casa»

PESCARA. Si lavora per evitare il trasferimento delle partite casalinghe del Pescara nella struttura di Castel di Sangro e la compromissione di una stagione che vede la squadra guidata da mister Vincenzo Vivarini tornare a giocare in serie B. Le attività di monitoraggio, a cura della ditta Abruzzo Test srl, che consentono di verificare le condizioni strutturali dello stadio Adriatico Cornacchia sono cominciate lunedì. Ad annunciarlo è l’assessore con delega all’Impiantistica sportiva Patrizia Martelli, che spiega: «È prematuro affermare con certezza che la prossima partita dei biancazzurri contro il Venezia, in programma per sabato 13 settembre, potrà essere disputata allo stadio Adriatico, ma siamo fiduciosi e ottimisti e pensiamo che l’esito dei primi controlli sarà positivo. Dobbiamo attendere la commissione provinciale di vigilanza per i locali di Pubblico spettacolo, prevista per lunedì 8 settembre, per assicurare lo svolgimento del match in casa, seppur con le limitazioni dovute alle lesioni riscontrate dai tecnici del Comune subito dopo la partita di Coppa Italia del 10 agosto scorso. Lesioni che hanno portato alla interdizione della Tribuna Maiella - lato nord, per un totale di 2366 seggiolini». E aggiunge: «Obiettivo dell’amministrazione è di sicuro quello di consentire alla squadra di giocare tutte le partite previste in casa allo stadio Adriatico, ma non possiamo fare previsioni a lungo termine».

A spiegare nel dettaglio in cosa consiste questa attività di monitoraggio, che durerà tre mesi, è il dirigente del settore Lavori pubblici del Comune Antonio Longo, fiducioso anche lui sulla data del 13 settembre, «quando potrebbero essere garantite le stesse condizioni della partita contro il Cesena», precisa. «Penso che sarà confermato l’utilizzo dello stadio con la limitazione già sperimentata e dunque il divieto della Tribuna Maiella, lato nord. Non credo che ci saranno ulteriori interdizioni. Le valutazioni definitive dipendono, però, anche dalle decisioni che prenderanno gli altri enti che parteciperanno alla commissione dell’8 settembre e dunque il Genio civile, la Prefettura, la Questura, la Asl, i vigili del fuoco e la Pescara Calcio».

Nello specifico, in base a quanto spiega Longo, viene effettuato un monitoraggio statico, ma anche dinamico. Ci saranno delle prove di carico e verranno verificate le condizioni del terreno sotto la parte esterna della struttura. Le lesioni di due pilastri in corrispondenza della Tribuna Maiella comportano anche una difficoltà di utilizzo degli spogliatoi, anche se l’assessore Martelli chiarisce: «Venerdì sono stati comunque aperti, quindi se per la prossima partita non avremo problemi, potranno essere utilizzati». Poi sottolinea: «Il ridimensionamento della capienza è minimo, se si pensa che lo stadio di Pescara ha una capienza di circa ventimila persone. Lavoriamo per evitare il peggio e le verifiche in corso confermano il nostro impegno, nel garantire alla squadra biancazzurra e ai tifosi una struttura sicura».

L’attività di monitoraggio, così come conferma anche Longo, dovrebbe durare tre mesi. «Tuttavia», dice, «non aspetteremo tutto questo tempo per prendere le decisioni, comunque temporanee. Si tratta di un’indagine modulare, quindi le valutazioni vanno fatte gradualmente. Per adesso si pensa alla prossima partita in casa, che ragionevolmente potrà essere disputata allo stadio di Pescara. Tuttavia, la decisione dipende anche dagli altri enti. Poi si penserà ai futuri appuntamenti».