Visite guidate sulla via Tecta per scoprire l’antica Teate

CHIETI. È uno dei tesori più belli e antichi, seppure più nascosti, dell’antica Teate, ed è visitabile oggi e ogni ultimo sabato del mese prenotandosi al numero della fondazione Carichieti (0871-35980...

CHIETI. È uno dei tesori più belli e antichi, seppure più nascosti, dell’antica Teate, ed è visitabile oggi e ogni ultimo sabato del mese prenotandosi al numero della fondazione Carichieti (0871-359801). È la via Tecta, l’ipogeo da 90 metri sotto palazzo de’ Mayo, che durante la settimana mozartiana ha registrato il tutto esaurito nelle visite guidate a cura dello Speleo club di Chieti. Prima della visita si possono ammirare i pannelli con informazioni sulla Chieti sotterranea e una poligonale realizzata con teodolite laser dai tecnici dell’associazione coordinati dall’ingegner Giovanni Masciarelli. Si scoprirà così che la Via Tecta era collegata alla cisterna romana di via Gizzi (nei pressi dei tempietti romani) con una triplice funzione: un rapido collegamento tra il foro e la zona termale, come costruzione del sistema di terrazzamento in cui era articolato quel lato della città e per controllare l’acqua che alimentava la zona orientale. Le pareti laterali della via Tecta sono costruite con la tecnica edilizia dell’opus mixtum con reticolato policromo, mentre la volta è in opus caementicium. Il complesso è in direzione ortogonale rispetto a corso Marrucino, che ricalca in buona parte il tratto urbano dell’antica via Claudia Valeria. Sulla via Tecta e sugli altri ipogei teatini sta conducendo uno studio approfondito l’archeologa Marida De Menna, socia dello Speleo club e responsabile scientifica delle visite. Grazie alla disponibilità della Sopritendenza archeologica sta portando alla luce nuovi particolari sulla grandiosità architettonica della Teate romana in epoca tardo repubblicana e imperiale. (f.r.)

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