Bocci, Di Tonno, Telese e Aprile: sfilata di big al Piccolomini per il Premio Tommaso da Celano

8 Agosto 2025

Riconoscimenti anche a frate Antenucci, al professor Totani e ai giornalisti abruzzesi Federica Partenza (Mediaset) e Domenico Ranieri (il Centro)

CELANO. Uno spettacolo globale che ha accarezzato diversi generi d’arte: dalla musica al teatro, dalla scienza alla religione, passando per il giornalismo. Un pubblico numeroso e un parterre d’eccezione hanno accompagnato una serata di cultura e solidarietà nel nome di fra Tommaso da Celano, «personaggio che sta di diritto nel pantheon della cultura abruzzese», come ha dichiarato il maestro Davide Cavuti, direttore artistico del Premio, co-fondato nel 2021 insieme all’assessore Antonella De Santis. Nell’anteprima della manifestazione, è stato proiettato il docufilm La conversazione ritrovata di Matteo Veleno (con soggetto firmato oltre che da Veleno, da Maria Rosato e Davide Cavuti) in omaggio al celebre sceneggiatore Ennio Flaiano.

Poi all’improvviso un sapiente gioco di luci ha introdotto la potenza vocale del tenore Nunzio Fazzini che ha interpretato l’aria E lucean le stelle, dalla Tosca di Giacomo Puccini. La serata, condotta in maniera impeccabile dalla giornalista Mila Cantagallo, è iniziata ufficialmente con la video sigla che ha ripercorso le varie edizioni del premio con i premiati delle passate edizioni dagli attori Francesco Montanari, Pino Ammendola, Vanessa Gravina, alle cantanti Grazia Di Michele e Antonella Ruggiero, fino ai giornalisti Giacinto Pinto (Tg1) e Flavia Filippi (La7), agli inviati di guerra Paolo Di Giannantonio (Tg1) e Angelo Macchiavello (Mediaset), i cine inviati di guerra Matteo Veleno e Giulio Capone, fino allo scrittore Remo Rapino. A seguire un estratto di La pioggia nel pineto recitata da Giancarlo Giannini in occasione della consegna del riconoscimento alla carriera nel 2023. Per la stessa sezione, in questa quinta edizione ha già ricevuto il premio il maestro Nicola Piovani, premio Oscar per le musiche di La vita è bella.

Il primo a salire sul palcoscenico tra i premiati dell’edizione 2025 è stato frate Emiliano Antenucci, che da Antonella De Santis, attuale assessore alla sanità e alle politiche giovanili del comune, ha ricevuto la targa per “l’impegno profuso verso i più deboli”. Il frate ha ricordato il suo legame con papa Francesco che lo ha nominato missionario della Misericordia e autore di numerose pubblicazioni tradotte in varie lingue. Per la ricerca scientifica, è stato premiato il professor Gianfranco Totani, docente di Geotecnica all’Università dell’Aquila. Totani, che ha fatto parte del “Gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche” e fa parte del “Consiglio superiore del lavori pubblici” ha ricevuto il premio dal maestro Cavuti, anche lui ingegnere.

Una delle vincitrici del premio per la sezione giornalismo è stata Federica Partenza. Settimio Santilli, sindaco di Celano, che ha consegnato il riconoscimento, ha sottolineato il mirabile lavoro svolto e un video ha ripercorso i cinque anni del “Festival AdArte”. Un applauso caloroso e intenso ha sottolineato l’annuncio del vincitore per la sezione cinema del premio, l’attore Marco Bocci, premiato dal consigliere regionale Massimo Verrecchia. I video tratti dalle serie Romanzo criminale (andata in onda su Sky) e Squadra antimafia (Canale5) hanno preceduto la clip che racchiudeva tre film interpretati da Bocci: Bastardi a mano armata (2021) di Gabriele Albanesi, Scusate se esisto (2014) di Riccardo Milani e Calibro 9 (2020) di Toni D’Angelo. L’intervista a Bocci si è conclusa con il video tratto dal film La caccia da lui diretto.

A seguire, il noto attore ha interpretato alcuni testi di Neruda, Madre Teresa e Ennio Flaiano con il commento musicale originale del maestro Cavuti. Il premio è proseguito con la sezione musica e un ospite d’eccezione come Giò Di Tonno presentato da una clip che racchiudeva le sue tre esperienze sanremesi, l’ultima delle quali lo ha visto trionfare sul palco dell’Ariston con il brano Colpi di fulmine in coppia con Lola Ponce nel 2008. Il cantante di origini abruzzesi è stato premiato dal neo direttore della “Film commission Abruzzo” Alex Voglino. Giò Di Tonno ha poi tenuto un mini concerto interpretando i brani Se di Ennio Morricone, e le canzoni principali dei suoi ultimi due musical: Notre Dame de Paris e I tre moschettieri.

Gran finale con i giornalisti Luca Telese e Marianna Aprile, che subito dopo la diretta giornaliera del loro programma “In onda” su La7 sono arrivati a Celano per ritirare il riconoscimento per la “sezione giornalismo” con questa motivazione: «A due giornalisti "resistenti" e sempre al fianco dei più deboli». Targhe consegnate dal giornalista Domenico Ranieri, che a sorpresa è stato a sua volta premiato dal direttore artistico Davide Cavuti “per aver dedicato la sua prosa e il suo acume alla difesa degli ultimi e alla promozione del territorio”. La targa è stata consegnata dall’assessore Antonella De Santis. La serata si è conclusa con l’esibizione di ‘O surdato 'nnammurato cantato dal tenore Fazzini in coppia con uno scatenato Luca Telese in versione performer musicale.

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