Brignano al Sistina con “I 7 re di Roma”: omaggio a Proietti

L’attore riporta nei teatri lo storico spettacolo: «Lo vidi nell’89 con il maestro, tornai 17 volte»
«Mi hanno ispirato i miei figli di 7 e 3 anni, da un po’ di tempo racconto loro la favola di Roma, e spero davvero questa città continui ad essere una favola». Enrico Brignano è emozionato («quasi frastornato», dice) all’idea di debuttare al teatro Sistina con “I 7 re di Roma”, lo storico spettacolo scritto da Gigi Magni e musicato da Nicola Piovani che racconta la storia dei mitici sette re all’origine della fondazione della capitale in un rocambolesco alternarsi di travestimenti, canzoni, balli e vicende più o meno note.
«Realizzarlo» spiega Brignano alla conferenza di presentazione, in Campidoglio «per me significa rendere omaggio al mio maestro, Luigi Proietti: così si faceva ancora chiamare quando entrai nel suo Laboratorio di esercitazioni sceniche». Fu infatti l’indimenticabile attore e comico romano a interpretare il ruolo principale 35 anni fa, per la prima messa in scena. «Lui, però, ai tempi aveva 49 anni, io ora ne ho 58» ride «i personaggi che interpreto sono undici, è uno spettacolo impegnativo, dovrò preparare gli integratori e ho già un team di fisioterapisti pronto», scherza. È chiaro, però, che il testimone di Proietti è pesante: «Da suo allievo lo andai a vedere nell’89» ricorda l’attore «rimasi folgorato, tornai 17 volte. Non immaginavo che la vita mi avrebbe dato questa possibilità, speravo di entrare e fare un piccolo ruolo, non il protagonista». Ma per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non c’è da preoccuparsi: Brignano «ha tutte le caratteristiche per fare molto bene lo spettacolo, sono sicuro sarà un evento di grande successo».
L’opera originale di Magni – di cui Brignano ha ritrovato qualche settimana fa il manoscritto, donatogli nel ’92 – è stata rivista per accorciarla e renderla più attuale. «Manuela D’Angelo mi ha aiutato a ridurre leggermente la bellezza di questo spettacolo e portarlo alle due ore» prosegue Brignano «e abbiamo fatto una rilettura personale anche per quanto riguarda certi riferimenti non più percorribili». Non una copia, dunque, ma una revisione che possa fare onore a «Proietti, a Magni, a Piovani, a Garinei, alla Capitale». È cambiata anche la scenografia: «Il doppio girevole era pericoloso, anche Gigi una volta rischiò molto» spiega il protagonista «noi avremo una coulisse, che non è una parolaccia, ma un sipario rigido che scorre sui binari». Al fianco di Brignano sul palco un gruppo giovane: Pasquale Bertucci, Lallo Circosta, Giovanna D’Angi, Ludovica Di Donato, Michele Marra, Michele Mori, Ilaria Nestovito, Andrea Perrozzi, Andrea Pirolli, Emanuela Rei ed Elisabetta Tulli. Insieme porteranno “I 7 re di Roma” al Sistina dall’8 ottobre al primo dicembre, poi tappe a Torino (Teatro Alfieri dall’11 dicembre), Padova (Gran Teatro Geox dal 18 dicembre), Bologna (Europaditorium dal 9 gennaio 2025), Bari (Teatro Team dal 22 gennaio), Napoli (Augusteo dal 30 gennaio), Milano (Arcimboldi dal 19 febbraio), Firenze (Teatro Verdi dal 6 marzo) e Catania (Teatro Metropolitan dal 23 marzo). «Questo è uno spettacolo anche divulgativo», conclude l'assessore ai Grandi eventi, Alessandro Onorato, «il fatto che un artista abituato a riempire teatri giri l’Italia per diffondere la nostra storia è un motivo d’orgoglio e riporta la giusta centralità alla nostra città».