De Gregori testimonial del “Bibliopride”: «Con mio padre nelle biblioteche di Pescara»

Il cantautore romano si racconta in occasione di questa lodevole iniziativa: «Mio nonno salvò libri antichi dalle bombe»
PESCARA. «Delle biblioteche io so parecchio. Mio padre da bambino mi portava con sé a Pescara, nel suo ufficio». Inizia così il ricordo di Francesco De Gregori, cantautore tra i più importanti della musica italiana ma anche «di pura razza bibliotecaria», spiega mentre si racconta in un video per sostenere il Bibliopride, la quattordicesima settimana dedicata alle biblioteche e che quest’anno ha trovato nell’autore di Rimmel un testimonial d’eccezione.
Un ricordo che rievoca i momenti d’infanzia trascorsi a Pescara, nell’ufficio del padre, dove ha appreso l’amore per le biblioteche, per la lettura e la sua salvaguardia. «Mio nonno, mio padre e tanti miei congiunti sono stati e sono ancora in servizio nelle biblioteche», dice De Gregori. «Mio nonno salvò il patrimonio artistico e culturale durante la guerra. Si incaricò di mettere in sicurezza i libri antichi durante i bombardamenti alleati sull’Italia e per questo oggi insieme a voi anch’io sono orgoglioso».
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