Festival Dannunziano a Pescara, registrate 30mila presenze in nove giorni. Sospiri: «Un grande successo»

Questo il primo bilancio del Festival dannunziano stilato da Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale dell'Abruzzo, promotore dell'idea del festival
PESCARA. «Il Festival Dannunziano anche in questa edizione ha registrato un grande successo e a dirlo sono i numeri: solo nelle prime nove giornate di Pescara sono stati oltre 30mila gli spettatori, perché quella era la capienza delle sale e arene sempre piene. Sono state poi oltre 1,8 milioni le persone che hanno visualizzato i contenuti del festival sui social, con una grande visibilità fuori regione». Questo il primo bilancio del Festival dannunziano stilato da Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale dell'Abruzzo, promotore dell'idea di dedicare un festival al poeta Gabriele D'Annunzio. L'edizione 2025, con il claim 'Vivere l'inimitabile', organizzata dalla Fondazione consiglio regionale eventi (Crea), e con la direzione artistica di Giordano Bruno Guerri, ha celebrato le prime nove giornate a Pescara dal 30 agosto al 7 settembre, ma sta ora proseguendo con altri appuntamenti fino al 19 settembre con eventi a Guardiagrele, San Vito Chietino, Chieti e L'Aquila, ovvero nei luoghi del Vate.
«Questo festival» commenta Sospiri «è innanzitutto poliedrico, con manifestazioni sportive, poesia, teatro, presentazione di libri, ricerca universitaria, confronto politico, per arrivare fino a grandi eventi musicali di ogni genere, dalla musica classica, alla musica elettronica. Tutto nel segno della libertà di espressione, della qualità, con una ricaduta in termini assoluti d'immagine. Insomma, un prodotto riuscito». Per quanto riguarda tra i tanti eventi e momenti delle giornate pescaresi, sottolinea Sospiri, «senz'altro il film Duse al Festival di Venezia e la proiezione per la prima volta in Italia del film sul Futurismo. Lo spettacolo della cantante israeliana Noa è stato molto toccante ed emozionante visto anche la particolare situazione di gravità del conflitto. Così come secondo me dal punto di vista musicale eccezionale spettacolo è stato il concerto di Cristiano De Andrè. Mi è piaciuto anche il confronto tra Peter Gomez e Tommaso Cerno cioè tra due personalità agli estremi politici opposti, a conferma che il festival Dannunziano vuole essere una agorà di libero pensiero».