Richard Bona, un basso che parla la lingua universale della musica

PESCARA. Richard Bona torna per un grande concerto gratuito a Pescara a tre anni di distanza dalla sua partecipazione, nel 2019, a Pescara Jazz. L’idea è di due imprenditori abruzzesi, Walter Tosto e...

PESCARA. Richard Bona torna per un grande concerto gratuito a Pescara a tre anni di distanza dalla sua partecipazione, nel 2019, a Pescara Jazz. L’idea è di due imprenditori abruzzesi, Walter Tosto e Marco De Virgiliis (Markbass), che hanno pensato, in questo disastroso momento di crisi mondiale, di usare la forza della musica, linguaggio universale, per portare una ventata di ottimismo e veicolare un messaggio sull’innovazione tecnologica quale mezzo utile a superare qualunque crisi. Così, domani sera alle 21.30, lo Stadio del Mare di Piazza 1° Maggio si animerà della verve e della maestria del celebre jazzista di origine camerunense, che ha collezionato negli anni collaborazioni prestigiose con nomi del calibro di Herbie Hancock, Harry Belafonte, Quincy Jones, Chick Corea, Buena Vista Social Club, Cesária Évora, Sting, Mike Stern, Pat Metheny, Stevie Wonder, Bobby McFerrin, Chucho Valdés, George Benson, Chaka Khan, Brandford Marsalis, Oumou Sangaré solo per citarne alcuni. Nome di primissimo piano nella world music e nell’Afropop, bassista, compositore e vocalist di fama mondiale, Richard Bona ha anche insegnato improvvisazione jazz alla New York University. Un musicista che riempie gli stadi, perché la musica ce l’ha nel sangue. Figlio d’arte, il nonno era un griot (cantante narratore dell’Africa Occidentale), la madre una cantante. A 4 anni, Bona suonava il balafon, a 12 la chitarra e, non potendosi permettere di comprarli, si creava molti dei suoi strumenti, compresi un flauto e due chitarre. Nominato tre volte ai Grammy Award, l’ha vinto nel 2002 per il miglior album jazz contemporaneo, con Speaking Of Now.
Il concerto è gratuito e senza prenotazione.