Ruggero Pasquarelli torna a casa per aiutare l’oratorio di Città Sant’Angelo con un live benefico

L’attore e cantante, al successo con la serie argentina “Violetta”, sabato sarà nella “sua” Madonna della Pace per lo spettacolo “Germogli fest”
CITTÀ SANT’ANGELO. Da ragazzino cantava e suonava nella chiesa della Beata Vergine Maria della Pace di Città Sant'Angelo. Non c'era ancora l’oratorio adiacente, sorto un anno fa in via Madonna della Pace, sulla spinta di una parrocchiana, Lia De Vincentiis con il marito Dino Angeletti (scomparso sette anni fa) e del parroco, don Lorenzo Di Domenico, che negli anni hanno messo su eventi e mercatini per raccogliere fondi a sostegno del progetto. Fatto l’oratorio ora bisogna sostenere le attività, pertanto l'iniziativa benefica prosegue sabato 20 settembre con il “Germogli Fest”, prima edizione, che riporterà Ruggero Pasquarelli, 32 anni compiuti mercoledì scorso, a Città Sant'Angelo, suo paese natale dove lo aspettano i genitori Bruno e Antonella (di origini napoletane) e gli amici. Per ripartire da dove tutto è iniziato.
In arte «solo Ruggero», l'attore e cantante vive a Buenos Aires (Argentina) da 13 anni. Dopo gli studi al Bertrando Spaventa di Città Sant’Angelo, a 16 anni partecipa a una edizione del talent show X Factor, nella categoria uomini under 24 giudata da Mara Maionchi classificandosi in sesta posizione. La sua interpretazione di “A me me piace 'o Blues” di Pino Daniele gli spalanca le porte della Disney che lo contatta per partecipare alla serie tv “Violetta” e “Soy Luna”, consacrando il suo successo in Argentina dove spicca il volo a 19 anni. Successo rafforzato con la partecipazione alla serie “Cent'anni di solitudine” su Netflix.
Chitarra, pianoforte e una voce plasmata a Montesilvano grazie alla maestra di canto Nicoletta Renzulli, Ruggero deve la sua carriera «a quegli anni in cui cantavo e suonavo in chiesa con don Marco che mi spingeva a studiare e poi tornavo a casa e guardavo Sanremo insieme a mamma e papà. Sono soddisfatto del percorso che sto facendo e ora voglio cantare in italiano». Il suo primo brano in italiano, ancora top secret, uscirà a ottobre. Intanto il 20 settembre, Ruggero tornerà in paese da guest star, per esibirsi al “Germogli Fest” insieme a N'duccio, Scena muta e i ragazzi dell’Ut music Lab, coordinato da Flavio De Carolis, con Aurora Di Profio, protagonista del talent show “The Voice Kids”.
Il palcoscenico sarà allestito all’oratorio, che oggi si chiama Centro pastorale “Pasqualino De Vincentiis” (dal nome della famiglia che ha donato il terreno), realizzato dall'architetto Patrizia Longoverde. «Mi batto da anni per realizzare questo oratorio», racconta Lia De Vincentiis, parrocchiana, catechista e tuttofare, «con don Lorenzo abbiamo organizzato non si sa quanti eventi e mercatini affinché l'oratorio vedesse la luce un anno fa e ora la raccolta fondi continua, perché bisogna sostenere le iniziative. Il “Germogli Fest” nasce per far fiorire il talento e le inclinazioni artistiche dei giovani del nostro territorio, ma anche per risvegliare quelle passioni mai sbocciate in chi, nel tempo, ha messo da parte le proprie aspirazioni.
Sarà una grande occasione di incontro e confronto tra generazioni, all’insegna dell’arte e della crescita condivisa». Per Ruggero questo spettacolo che si annuncia «pieno di sorprese tra musica, comicità, un albero con 400 mattoncini di legno e stand gastronomici», dicono gli organizzatori, sarà «un’occasione per rivivere il suo viaggio artistico tra musica e recitazione, con alcuni dei suoi brani più amati dal vivo. Un ritorno emozionante, proprio nel luogo da cui tutto è iniziato» da bimbetto, quando cantava nel coro della chiesa prima di diventare una star internazionale.
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