Edizione digitale
Tornano i Management con l’album “Sumo”
La band lancianese ha registrato negli studi napoletani di Murolo, Totò, Eduardo: l’emozione è nel disco
LANCIANO . Il Management riscende in campo a 2 anni dall’ultimo album, Un incubo stupendo, uscito nel 2017: dal 13 novembre sarà in distribuzione Sumo, il nuovo lavoro della band lancianese composta da Luca Romagnoli, voce e autore dei testi, e Marco Di Nardo, chitarra e compositore delle musiche.
Venerdì 8 sarà già disponibile un’anteprima, con il lancio di Come la luna, uno dei 10 brani che compongono Sumo. Nei mesi scorsi il Management ha bussato alla porta dei suoi fan con un paio di singoli: Kate Moss e Saturno fa l’hula hoop, lanciati tra settembre 2018 e lo scorso giugno. Adesso arriva quest’album elettro-cantautorale, il quinto dopo Auff!! (2012), McMao (2014), I love you (2015) e Un incubo stupendo. È il primo dopo la riduzione del nome dall’originale Management del dolore post-operatorio. Sumo è stato registrato all’Auditorium Novecento di Napoli, nuovo nome dello storico studio della Phonotype Records, che negli ani ’60 è stato punta di diamante della produzione italiana. «Abbiamo registrato con una strumentazione fantastica e l’atmosfera che si respirava lì aveva del magico», raccontano Romagnoli e Di Nardo, «tra quelle mura non solo è passato il meglio della musica e della storia napoletana, ma persone a tutti gli effetti mitologiche: Totò vi ha scritto il testo di Malafemmena seduto in un angolo della sala, Murolo ha registrato in quello studio la leggendaria Luna rossa». Proprio la canzone di Murolo ha spinto alla scelta della copertina: una luna rossa che su sfondo bianco richiama la bandiera del Giappone, riallacciandosi così al titolo dell’album, che è anche il nome di una delle canzoni. «Mentre registravamo avevamo la pelle d’oca pensando agli aneddoti dello studio che ci hanno raccontato», aggiungono i due musicisti, «Totò, Murolo, Eduardo erano stati lì: stavamo calpestando la storia, toccando gli stessi strumenti che avevano toccato loro. Il disco è pieno di quell'amore, di quella magia e di quella malinconia», sottolineano, «è pieno di riferimenti a quel tipo di scrittura e di visione delle emozioni: abbiamo cercato di respirare e riprodurre il senso di quella storia, attualizzandola». L’album si chiude con un esperimento, una canzone collettiva scritta con i follower dell’account Instagram del Management in estate: un dialogo iniziato con il sondaggio sul tema del testo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Venerdì 8 sarà già disponibile un’anteprima, con il lancio di Come la luna, uno dei 10 brani che compongono Sumo. Nei mesi scorsi il Management ha bussato alla porta dei suoi fan con un paio di singoli: Kate Moss e Saturno fa l’hula hoop, lanciati tra settembre 2018 e lo scorso giugno. Adesso arriva quest’album elettro-cantautorale, il quinto dopo Auff!! (2012), McMao (2014), I love you (2015) e Un incubo stupendo. È il primo dopo la riduzione del nome dall’originale Management del dolore post-operatorio. Sumo è stato registrato all’Auditorium Novecento di Napoli, nuovo nome dello storico studio della Phonotype Records, che negli ani ’60 è stato punta di diamante della produzione italiana. «Abbiamo registrato con una strumentazione fantastica e l’atmosfera che si respirava lì aveva del magico», raccontano Romagnoli e Di Nardo, «tra quelle mura non solo è passato il meglio della musica e della storia napoletana, ma persone a tutti gli effetti mitologiche: Totò vi ha scritto il testo di Malafemmena seduto in un angolo della sala, Murolo ha registrato in quello studio la leggendaria Luna rossa». Proprio la canzone di Murolo ha spinto alla scelta della copertina: una luna rossa che su sfondo bianco richiama la bandiera del Giappone, riallacciandosi così al titolo dell’album, che è anche il nome di una delle canzoni. «Mentre registravamo avevamo la pelle d’oca pensando agli aneddoti dello studio che ci hanno raccontato», aggiungono i due musicisti, «Totò, Murolo, Eduardo erano stati lì: stavamo calpestando la storia, toccando gli stessi strumenti che avevano toccato loro. Il disco è pieno di quell'amore, di quella magia e di quella malinconia», sottolineano, «è pieno di riferimenti a quel tipo di scrittura e di visione delle emozioni: abbiamo cercato di respirare e riprodurre il senso di quella storia, attualizzandola». L’album si chiude con un esperimento, una canzone collettiva scritta con i follower dell’account Instagram del Management in estate: un dialogo iniziato con il sondaggio sul tema del testo.
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