Umberto Tozzi fa tappa a Pescara per la tournée mondiale dell’addio

26 Luglio 2025

Martedì suonerà al Porto Turistico. Il 5 ottobre l’ultimo saluto al pubblico a Verona: «Ogni concerto è una gioia immensa. Dopo il ritiro? Mi piacerebbe impegnarmi in cose nuove»

PESCARA. «Un tour mondiale di questo tipo è faticoso, in un certo senso, ma salire sul palco è una grande gioia. Penso tanto a come sarà l’ultimo concerto. Sicuramente alla fine mi scatterà la lacrima». Umberto Tozzi fa tappa il prossimo martedì, alle 21.30, al Porto Turistico Marina di Pescara, nell’ambito del PeFest, con L’ultima Notte Rosa – The final tour (concerto organizzato da Elite Agency Group in collaborazione con l’Ente Manifestazioni Pescaresi). La tournée mondiale, con cui Tozzi ha toccato quattro continenti, si concluderà il 5 ottobre all’Arena di Verona con uno speciale appuntamento già sold out. In occasione dell’ultimo show, condividerà il palco di Verona con altre applaudite voci della musica italiana, tra cui Marco Masini e Raf.

Il concerto all’Arena si inserisce, inoltre, tra gli appuntamenti proposti dalla Fondazione Airc per il sessantesimo anniversario. «So di essere stato un privilegiato», ha dichiarato. «La mia carriera è stata lunga e la mia musica si è allargata anche a generazioni che non avrei mai immaginato di avere fra il pubblico. Immaginare che tutto questo finisca lo so, fa effetto, ma c'è un momento per tutto. Ho energia per incontrare il pubblico che mi ha seguito sino a ora ed è una grande gioia ad ogni tappa. Dopo? Spero possano succedere delle cose importanti a livello di impegno mentale, cui magari prima non avevo pensato».

In scaletta gli intramontabili brani del suo repertorio, da Ti amo a Gloria, passando per Si può dare di più (brano vincitore del Festival di Sanremo 1987, interpretato con Enrico Ruggeri e Gianni Morandi), Gente di mare (interpretato con Raf), Stella sai, Notte rosa, Io muoio di te. Cinquant’anni di carriera, costellata da successi e riconoscimenti, oltre 80 milioni di dischi venduti. Numerose le hit entrate nelle colonne sonore di film e serie televisive, così come numerose sono le collaborazioni avute negli anni con artisti nazionali e internazionali. Un’icona della musica italiana, che ha conquistato intere generazioni. L’annuncio dell’addio alle scene l’ha dato nel marzo del 2024 al Teatro L’Olympia di Parigi.

Una scelta, questa, legata a un momento significativo della sua vita artistica, come ha spiegato: «Nel 1982 ero a Parigi quando mi dissero che, appena tornato in Italia, avrei vinto un premio molto importante, che era il Golden Globe, perché avevo venduto in 5 anni di carriera 27milioni di copie nel mondo. Ho passato due anni difficili e la paura di non poter più salire sul palco è stata una delle cose più gravi che ho vissuto in quel periodo. Fortunatamente, ho superato questo momento, lì è nata in me l’idea di concretizzare questo ultimo tour. La malattia mi ha fatto riscoprire una persona migliore. Non lo so perché succeda, ma è qualcosa di meraviglioso, non bisogna perdere mai la speranza di migliorare».

Per quanto riguarda, infine, la gestione del successo, ecco cosa ha consigliato ai giovani artisti: «Oggi la situazione dell’industria discografica è molto più pressante degli anni in cui ho cominciato, ci sono esigenze di mercato diverse, ma i ragazzi di oggi sono molto più preparati, vanno in televisione, sanno parlare. Noi non avevamo ancora quel modo di essere così sicuri di noi stessi. Il mio consiglio è quello di continuare a sognare per superare gli ostacoli della vita. Chi fa musica ha la fortuna di poter vivere un po’ più sollevato dal pianeta Terra e, strada facendo, si incontrano delle persone che ti aiutano. Io dovrei ringraziare tutte le persone che hanno collaborato con me. Uno è Giancarlo Bigazzi, la svolta nella mia carriera. Abbiamo fatto delle cose meravigliose insieme».

@RIPRODUZIONE RISERVATA