Vandelli, 80 anni e la grinta di sempre La festa è con Battisti 

L’ex voce dell’Equipe 84 è in radio con il singolo “7 e 40” Nella sua carriera incontri con Lennon, McCartney, Hendrix

Auguri a Maurizio Vandelli, 80 anni senza mai togliere il piede dall’acceleratore: l’ha vissuta così la vita, seguendo la sua passione, vendendo milioni di dischi con l’Equipe 84 e da solista, conoscendo i giganti del pop, non solo Lucio Battisti, ma anche Lennon e McCartney, incrociando personaggi come Jimi Hendrix e tanti artisti di levatura mondiale. E festeggia con il nuovo singolo “7 e 40 (Mogol-Battisti)”, brano estratto dal suo ultimo progetto discografico, “Emozioni garantite”, uscito nel 2022.
L’album è un progetto definito come LibroDisco, con 13 canzoni, più cd con le basi e un libro a cura di Massimo Cotto. Il tutto interamente dedicato a Lucio Battisti e contenente solo brani ai quali Vandelli stesso ha collaborato, durante la loro registrazione in studio. Come è noto infatti, l’artista ha contribuito in maniera fondamentale al lancio della carriera discografica di Battisti, che gli aveva dato da interpretare alcune delle sue più importanti canzoni come “29 Settembre”.
Vandelli, nato a Modena il 30 marzo 1944, soprannominato il Principe, raggiunge un traguardo importante in piena forma, frutto di una passione mai sopita verso la musica che, fin dagli esordi e anche in questi ultimi anni, gli ha regalato grandi soddisfazioni. Ha portato lo stile beat in Italia insieme alla sua band, l’Equipe 84, con la quale ha realizzato numerosi singoli di successo nei favolosi anni ’60. Nel 1962 ha modo di assistere personalmente alle prove di “I saw her standing there” a Londra, da parte dei Beatles, il che lo porta quindi a conoscere Paul McCartney, John Lennon e Richard Lester. Nel 1966 con “Io ho in mente te” si consolida ancor di più il loro trionfo, seguito dal singolo “29 Settembre” e da “Nel cuore e nell’anima” (Mogol-Battisti). L’Equipe 84 diventa uno dei gruppi di maggior successo in Italia di quel periodo. Seguono altri successi come “Un angelo blu”, cover di “I can't let Maggie go” e “Tutta mia la città”, altra cover con testo italiano di Mogol, una delle hit più famose del gruppo, che incide 7 album dal 1965 al 1977, tutti con Vandelli cantante solista. Nel '71 Vandelli arriva terzo al Festival di Sanremo in coppia con Lucio Dalla con la canzone di quest'ultimo “4 marzo 1943”. Con la sua musica ha caratterizzato un’epoca, lasciando un segno indelebile. Ha realizzato alcuni dei brani più belli e iconici della storia musicale italiana, canzoni che restano delle pietre miliari per le future generazioni, gli appassionati e i professionisti di musica italiana d’autore e non solo. Un racconto di emozioni che non accenna a finire. È rimasto celebre anche il rifiuto dell’Equipe 84, raccontato dallo stesso Vandelli in diverse interviste, di incidere il brano “Io vagabondo (che non sono altro)”, che viene quindi proposto da Maurizio ai Nomadi, dei quali decreta il successo. Dopo lo scioglimento dell’Equipe 84, nel 1979, Vandelli abbandona la musica per dedicarsi alla realizzazione di spot pubblicitari per svariate aziende realizza anche lo spot per il primo Lp di Fiorello. Nel 1989 vince la trasmissione televisiva “Una rotonda sul mare” con “ 29 settembre”e nello stesso anno torna in sala di incisione per registrare l’album “29 settembre 89”, premiato con il Disco di platino e che segna il suo definitivo ritorno nel mondo della musica; l’anno successivo rilascia un nuovo album, “Sei nei '90”, mentre nel 1993 partecipa a Sanremo cantando assieme ad altri due gruppi storici degli anni Sessanta, i Dik Dik e i Camaleonti, la canzone “Come passa il tempo,” poi inserita nell’omonimo album. Contemporaneamente, esce il cd “Walzer dun Blues” di Adelmo e i suoi Sorapis con cui Vandelli conquista il disco d’oro insieme agli altri componenti del supergruppo: Zucchero, Dodi Battaglia, Umbi Maggi, Fio Zanotti e Michele Torpedine. Nel giugno degli anni 2000 e 2001 conduce, su Canale 5, “I Ragazzi Irresistibili2, insieme a Little Tony, Rita Pavone e Adriano Pappalardo. Ogni anno in estate, si esibisce in tour accompagnato da un quintetto di grandi musicisti. Nel 2018 è in sala d’incisione con lo storico rivale Shel Shapiro per registrare insieme l’album “Love and Peace,” cui segue un tour congiunto. Nel 2019 è giurato per l’Academy del Sanremo Young, sempre con Shapiro.