l’album in uscita oggi 

Zucchero: «Nei brani di D.O.C. la mia redenzione in blues»

MILANO . «Vivo come tutti questi tempi che stanno passando e sono un po’ preoccupato; questa volta ho lasciato perdere i doppi sensi anche se ce ne sono alcuni». È la confessione di Zucchero alla...

MILANO . «Vivo come tutti questi tempi che stanno passando e sono un po’ preoccupato; questa volta ho lasciato perdere i doppi sensi anche se ce ne sono alcuni». È la confessione di Zucchero alla presentazione del suo nuovo album “D.O.C.” in uscita oggi.
«Il titolo mi ha lasciato tribolare», racconta. «L’album è complesso e mi era venuto in mente in tempi sospettosi o sospesi, perché oggi c’è poca sostanza. Inizialmente non avrebbe dovuto esserci un titolo: mi è venuto in fattoria, parlando con contadini che fanno prodotti di origine controllata, e poi si dice così in tutto il mondo, così ho scoperto “D.O.C.” e voglio andare in giro per il mondo e cantare italiano». E “D.O.C.” esce contemporaneamente in tutto il mondo, dove Zucchero è uno degli artisti italiani più amati e apprezzati, con 14 brani, di cui 3 bonus tracks in inglese. «Il filo conduttore è che musicalmente avevo pensato di fare qualcosa che non somigliasse ai precedenti», spiega. «Dopo due anni in tour mi sono fermato scoprendo che i tempi vanno velocemente, da ciò che si sente in radio: ho dovuto fare una ricerca e con il mio team di lavoro, in uno studio a Los Angeles, mi sono circondato di produttori giovani e veloci per soul, r&b, blues, gospel, pop, per arrivare a una elettronica calda partendo da un suono che avevo in testa, perciò rinnovandomi ma restando me stesso».
Anticipato dal singolo “Freedom”, l’album è disponibile in cd, doppio vinile e doppio vinile arancio in edizione limitata. «Freedom è parola usatissima, ma siamo veramente liberi?» si è chiesto l’artista. «Io me la sono dimenticata, perché abbiamo una finta libertà, siamo controllati continuamene, e condizionati, insomma è una libertà apparente: il brano l’ho scritto a 4 mani con l’artista britannico Rag’N’Bone Man. Il video è di Gaetano Morbioli». Come sempre Zucchero presta molta attenzione ai testi. «È venuto un quadro un po’ così e poi mi sono accorto che ci fosse un inizio di redenzione, cominciavo a mettere in dubbio la fede o qualcosa di superiore», osserva. «Sottolineo i mali di questo tempo ma con una luce in fondo al tunnel. Sono molto geloso di questo album poiché ho toccato cose intime e ho anche pensato di tenerlo per me perché poi, una volta fuori, ognuno lo fa suo nel bene e nel male». Autore di quasi tutti i brani, Zucchero per la scrittura ha collaborato con Francesco De Gregori (Tempo al tempo), Davide Van De Sfroos (Testa o croce), Pasquale Panella (La canzone che se ne va) e altri.
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