Sulmona

Abusi sulla 12enne, stop al trasferimento di uno dei presunti autori: «Scabbia nel carcere»

11 Dicembre 2025

Bloccato lo spostamento del 17enne. Ma la garante regionale dei detenuti, Monia Scalera, rassicura: «Situazione sotto controllo»

SULMONA. Niente trasferimento per il 17enne accusato di produzione di materiale pornografico ai danni di una dodicenne di Sulmona. Lo ha deciso il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria di Roma alla luce delle problematiche di natura sanitaria che sono esplose nel carcere minorile dell’Aquila, attivato di recente, dove nei giorni scorsi era stato trasferito il 14enne, altro minore implicato nella vicenda.

Dietro le sbarre dell’istituto del capoluogo abruzzese sono emersi infatti almeno due casi accertati di scabbia che hanno spinto i vertici ad attivare la profilassi e a sospendere trasferimenti, visite e interrogatori, il tempo necessario ad adottare tutte le misure di prevenzione necessarie. Il contenimento del contagio segue infatti le direttive previste dalla normativa: creme topiche e igiene scrupolosa (cambio biancheria e doccia con ciabatte) oltre al trattamento simultaneo dei contatti stretti.

«La situazione è sotto controllo e il protocollo di prevenzione è scattato per prassi», sottolinea la garante regionale dei detenuti Monia Scalera che, appena sarà possibile, effettuerà un sopralluogo sul posto. Tuttavia, a scopo precauzionale, il Dap ha bloccato il trasferimento del 17enne dal carcere di Casal del Marmo a quello aquilano, a titolo precauzionale. «Sono in continuo contatto con il mio cliente e la situazione resta tesa. Tuttavia, per problematiche di carattere sanitario, non è stato possibile autorizzare il trasferimento», conferma l’avvocata difensore Raffaella D’Amario.

Il 17enne aveva denunciato di essere stato picchiato dagli altri detenuti come del resto aveva fatto il 14enne che sarebbe stato torturato per quattro volte e lasciato per giorni senza viveri e indumenti. Ad accorgersene era stato il padre durante un colloquio. Anche nell’istituto minorile abruzzese il 14enne era stato minacciato di morte e trasferito in ospedale ma ora l’allarme sembra rientrato. Sulla vicenda indaga la Procura, chiamata in causa dal genitore del minore che, tramite l’avvocato difensore Alessandro Margiotta, ha presentato una denuncia per tortura, lesioni aggravate, minacce e omissioni d’atti d’ufficio.

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