Acqua fredda e telecomando nel forno

Spenti i riflettori, primi problemi per le famiglie assegnatarie.

L’AQUILA. C’è chi si è lavato con l’acqua fredda e chi ha rovistato per tutta la casa cercando disperatamente il telecomando che era stato messo nel forno. Piccole storie di una vita normale. Spenti i riflettori del «set» cinematografico allestito nel cantiere di Bazzano del progetto Case, spuntano, con la normalità, i primi problemi. Molte le famiglie che hanno trascorso la prima notte nelle nuove palazzine. Alcuni hanno faticato a prendere sonno. Intanto, per tutta la giornata, sono continuati i traslochi dalle tendopoli.

CASA DE NUNTIIS. Tutto bene a casa De Nuntiis, dove il capofamiglia Arnaldo, dipendente della M&P parcheggi attualmente in cassa integrazione, la moglie Barbara, che lavora all’uficio copie del tribunale, ugualmente in cassa integrazione, e i due figli Andrea ed Erica hanno ricevuto la telefonata della titolare dell’hotel San Paolo di Silvi Marina dove la famiglia è stata ospitata al termine di una lunga peregrinazione, da Francavilla a Giulianova, passando per Alba Adriatica. «Dopo tanti mesi di nomadismo ci siamo sistemati e la prima notte nelle nuove case è stata una bella sensazione. Abbiamo riavuto una certezza, la più importante: quella di un tetto sulla testa. Nella casa c’è tutto, non ci manca niente». Barbara ha già fatto fare un paio di «giri» alla lavastoviglie, che funziona «a meraviglia», così tutti i piatti del servizio nuovo sono pronti per essere sporcati.

ACQUA FREDDA. Ma a qualcun altro degli assegnatari («Niente nomi, per carità, sennò qua ci cacciano subito») è toccata una doccia fredda. Infatti, a causa di un guasto, non in tutte le abitazioni ha funzionato la caldaia a gas. Per questo motivo, alcuni hanno rinviato di qualche ora l’ingresso nella nuova abitazione. In compenso, per tutta la giornata, squadre di elettricisti, idraulici e altri operai addetti alla manutenzione degli alloggi hanno effettuato il giro delle abitazioni per verificare le prime disfunzioni all’interno dei nuovi appartamenti. Sono molti quelli che hanno voluto attaccare le nuove chiavi degli appartamenti al portachiavi con lo stemma del Comune dell’Aquila.

LE VISITE. I primi assegnatari hanno anche dovuto fronteggiare, oltre ai primi disagi, l’altrettanto inevitabile invasione di curiosi che si sono aggirati per tutta la giornata nei vialetti asfaltati di fresco del nuovo villaggio. Molti sono stati anche i parenti e gli amici che, passata la festa, hanno voluto fare un giro all’interno delle nuove case visitando i nuovi appartamenti. Tra le famiglie che non sono entrate negli alloggi assegnati vi sono anche quelle che hanno sollevato dei problemi logistici, come nel caso delle coppie che non hanno trovato la camera da letto per i figli adolescenti. In questo caso si cerca una soluzione col cambio dell’appartamento.

PROBLEMA STRADE. I nuovi insediamenti sono partiti e d’ora in avanti si prevede, nelle strade a ridosso delle 19 aree del progetto Case, un notevole incremento di traffico. Tra i siti più a rischio di paralisi totale riguardo alla viabilità c’è proprio quello di Bazzano. Per questo motivo, tra i primi a effettuare un sopralluogo all’interno del nuovo villaggio anche il presidente della circoscrizione di Paganica Ugo De Paulis. «Queste abitazioni », spiega mentre esce dall’appartamento di un suo compaesano, «sono splendide e non c’è nulla da dire. Adesso, però, bisogna pensare a potenziare la rete stradale.

Infatti, per questo sito, che si affaccia direttamente sulla statale 17, gli interventi sulla viabilità ormai non sono più rinviabili. La mia proposta è quella di arrivare a realizzare, nel tempo più rapido possibile, almeno un raddoppio del tratto compreso tra Bazzano e Sant’Elia dove esistono altri due insediamenti del progetto Case ». Una donna riconosce De Paulis, lo ferma, e gli chiede: «Ma in questi villaggi ci sono degli spazi per negozi, centri sociali, impianti sportivi? Si tratta di servizi indispensabili anche per arrivare a trovare un minimo di socialità ».