Addio al professor Peduzzi, è stato la guida di tanti studenti

Lutto ad Avezzano. Il docente aveva 77 anni. Una carriera poliedrica tra il giornalismo, la scrittura e la politica. Il ricordo del senatore Michele Fina
AVEZZANO. È scomparso all’età di 77 anni il professor Antonio Peduzzi. Filosofo, giornalista, scrittore, consigliere comunale e per anni funzionario regionale ai Beni Culturali, ha rappresentato per la Marsica una coscienza critica. Si è spento ieri mattina all'ospedale di Avezzano dove era stato ricoverato a seguito di alcune complicazioni della sua malattia. Accanto a lui la moglie Silvia. Peduzzi ha insegnato nel liceo Classico di Castel di Sangro e Avezzano, dove molti studenti lo ricordano ancora oggi per le sue appassionate lezioni di storia e filosofia. La sua attività di docente è stata sempre accompagnata da una intensa produzione intellettuale e pubblicistica: ha collaborato con testate come Il Manifesto, Il Messaggero e Rassegna Sindacale, distinguendosi per uno sguardo critico e profondo sui temi dell’etica, della politica e del lavoro. Tra i suoi interessi più originali spiccava la passione per il fumetto Tex Willer, tanto da essere definito da alcuni amici e colleghi un vero e proprio “texologo”.
«Filosofo rigoroso, insegnante appassionato, intellettuale libero e mai conformista», ha ricordato il senatore Michele Fina, «ha saputo guidare generazioni di studenti nel pensiero critico e nell’amore per la conoscenza». Commosso anche il ricordo del direttivo Fiom-Cgil di LFoundry, che ha voluto omaggiarne la vicinanza concreta e solidale al mondo del lavoro. «Ha sempre mostrato una forte sensibilità verso i problemi dei lavoratori. Con noi ha mantenuto un rapporto costante, partecipando attivamente a momenti di confronto e denuncia sociale. Celebre fu il gesto del dicembre 2012, quando portò i suoi studenti del Classico a manifestare insieme ai lavoratori Micron minacciati da 700 esuberi. Quel giorno, commosso, comprese la fragilità del futuro industriale del territorio».
La salma stata esposta nella casa del saluto Bossi di Avezzano. Oggi sarà possibile salutarlo per l'ultima volta dalle 9 alle 15. Poi ci sarà un breve momento di suffragio e la sepoltura. «Era un operaista legatissimo a Mario Tronti da amicizia e stima infinita», ha affermato il segretario nazionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, «era un grande intellettuale e ci ha lasciato libri forti e meditati come quello su Heidegger. E da vero marxista operaista era un estimatore della Sergio Bonelli editore, da Tex Willer a Ken Parker, con articoli bellissimi sul Manifesto».
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