Aggressioni all’ospedale di Sulmona, vigilanza 12 ore: Asl pronta a ripristinare il posto fisso di polizia

Il dg Costanzi: «Guardia armata notturna». L’annuncio all’indomani del malore accusato da un’infermiera di Diabetologia insultata da un paziente
SULMONA. Scatta l’operazione sicurezza per gli ospedali in provincia dell’Aquila. Dopo le ultime aggressioni verbali che sono avvenute nel presidio ospedaliero peligno, dove si respira un clima di tensione, si sta lavorando per attivare il posto fisso di polizia, almeno per 12 ore al giorno. Ad annunciarlo, all’indomani del malore accusato da un’infermiera di Diabetologia insultata da un paziente, è stato il direttore generale della Asl, Paolo Costanzi. «Mi sono confrontato con il questore e ho fatto formale richiesta. Si sta valutando di garantire il posto di polizia diurno h12 a cui aggiungere il notturno con guardia giurata armata», fa sapere il manager Asl. Il posto di polizia costerebbe dai 90 ai 180mila euro all’azienda sanitaria che, alla luce degli ultimi accadimenti, vuole comunque investire sulla sicurezza dei propri operatori.
Tempi e modalità devono ancora essere definite. Molto dipenderà dalla disponibilità della questura, vista la carenza di personale che abbraccia anche le forze di polizia. Ma presto gli ospedali, compreso quello di Sulmona, torneranno ad essere sicuri. A invocare misure concrete è stata Marianna Scoccia, vice presidente del consiglio regionale. «Difendere chi ci cura significa difendere il diritto alla salute di ogni cittadino. Sono vicina agli operatori sanitari di Sulmona e di tutta la regione. Continuerò a chiedere tutele adeguate affinché nessun professionista debba più lavorare nel timore di subire violenze».
Costanzi aveva visitato il presidio ospedaliero peligno già la scorsa settimana, all’indomani dell’altra aggressione, quella subita da una dottoressa del pronto soccorso. È proprio sulla medicina di accettazione e urgenza che la direzione generale della Asl si sta muovendo, dando seguito a uno degli impegni presi nei giorni scorsi. È stato infatti pubblicato il bando per reclutare due medici da assegnare al pronto soccorso sotto pressione, che lotta più di altri reparti con carenza e personale a mezzo servizio. In pianta organica ci sono tre medici a pieno regime, un’altra dottoressa con orario ridotto e altri due che hanno un contratto di collaborazione individuale.
Per ogni turno è presente sempre un solo medico. Una situazione critica, soprattutto in vista delle festività natalizie, con l’incremento del numero di turisti e fuori sede che rischia di mandare in tilt il sistema. Da qui l’intervento dell’Asl che rimette mano anche alla durata dei contratti a tempo determinato, ovvero da sei mesi a tre anni, sperando di intercettare altri professionisti. L’Asl ha inoltre emanato avvisi per selezionare ginecologo, ortopedico e radio terapista. Dal primo dicembre prenderà servizio un nuovo medico sportivo mentre è stata acquisita la disponibilità di un nuovo cardiologo che ha risposto all’avviso. È stata chiesta l’autorizzazione al Ministero per utilizzare specializzandi in ginecologia.
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