Asili nido, aumentano le tariffe

Rincari di 25 euro a famiglia. Critiche dall'opposizione

SULMONA. Aumentano le tariffe per asili nido e micronido comunali, ma diminuiscono i canoni d'affitto degli impianti sportivi. La giunta ritocca il costo dei servizi per il nuovo anno e l'opposizione parte all'attacco contestando le scelte dell'esecutivo. Proteste arrivano anche dalle famiglie.

Le nuove tariffe sono entrate in vigore dall'inizio dell'anno e l'aumento maggiore interessa la retta dell'asilo nido (in città sono cinque quelli comunali) che passa dai 189,56 euro mensili a 192,02 euro. Si tratta di circa 25 euro l'anno per ogni bambino che frequenta l'asilo che, visto dall'ottica delle famiglie numerose rappresenta una cifra da non sottovalutare. La giunta, guidata dal sindaco Fabio Federico, ha lasciato invariata la maggior parte delle tariffe per i servizi offerti dal Comune, ma quell'aumento dell'asilo nido e in parte anche del micronido e del buono pasto per la refezione scolatica, (rispettivamente 70,96 euro al mese e 2,33 euro a pasto al posto di 70,05 e 2,30) a molti, opposizione compresa, proprio non va giù, soprattutto a confronto con l'abbattimento del costo dell'affitto del Palasport.

«È inconcepibile», tuona Luigi Santilli consigliere di opposizione della lista civica "Insieme per Lombardo", «la giunta dice di voler sostenere le famiglie in un periodo di crisi e poi aumenta le rette degli asili.  Per contro è stato dimezzato l'affitto del Palasport: si sarebbe potuto agire in maniera più equilibrata». Il costo del Palasport è passato da 106,11 euro a 40 euro per le partite e da 30,91 euro a 10 euro per un'ora di allenamento.

In questo modo, la giunta ha inteso sostenere lo sport locale e agevolare l'aggregazione giovanile, ma, probabilmente i buoni propositi non sono stati compresi. Il segretario del partito democratico e consigliere comunale Mimmo Di Benedetto considera gli aumenti delle rette come «un segnale di disinteresse e disattenzione nei confronti delle fasce più deboli».  E non risparmia frecciate. «Ancora una volta questa amministrazione», rincara, «dimostra l'assenza di progettazione, come è stato trovato il modo di dimezzare le tariffe del Palasport si poteva individuare un modo per agevolare le famiglie, anche se i rincari sono stati dettati dall'adeguamento dell'Istat».

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