La polizza, stipulata qualche mese fa, include sia l’ospedale San Salvatore che gli altri edifici di proprietà dell’azienda

Asl, i danni coperti da un’assicurazione

Previsti rimborsi per 50 milioni di euro. In arrivo i primi cinque

 L’AQUILA. Qualche mese prima del sisma del 6 aprile la Asl aveva assicurato l’ospedale San Salvatore, il presidio di Collemaggio e l’ex Inam per 50 milioni di euro. Una polizza valida anche in caso di calamità naturali. Soldi che arriveranno subito. Intanto, entro maggio il pool di assicurazioni liquiderà come anticipo 5 milioni di euro. Le successive perizie stabiliranno la cifra complessiva del rimborso che verrà impegnato per la ricostruzione del San Salvatore.

 Ieri mattina, intanto, c’è stato un vertice con la Protezione civile sull’ospedale del G8: già domani arriveranno ad Avezzano i primi container.

OSPEDALE ASSICURATO.
Quasi una premonizione.
Poco prima del disastroso terremoto che ha devastato L’Aquila, la direzione della Asl aveva provveduto al rinnovo della polizza assicurativa per tutti gli edifici di proprietà dell’azienda. Ma con un nuova clausola: la copertura dei danni anche in caso di calamità naturali. Una scelta che coprirà, almeno in parte, i danni provocati dal sisma.

 A confermare la disponibilità immediata di 5 milioni di euro, che verranno erogati entro la fine del mese dall’assicurazione, è il direttore della Asl, Roberto Marzetti. «La copertura massima, per il San Salvatore, Collemaggio e l’ex Inam, è di 50 milioni di euro, di cui 5 come anticipo, che ci verranno versati entro questo mese. Nel frattempo»afferma Marzetti «i tecnici della Asl e del pool di assicurazioni stanno effettuando le necessarie perizie per la valutazione dei danni».

RICOSTRUZIONE.
Dai 6 agli 8 milioni di euro del premio assicurativo saranno utilizzati per la ristrutturazione e l’adeguamento di parte dell’ospedale: gli edifici L1, L2 ed L5, oltre alla sistemazione parziale degli stabili 2, 3 e 9, che la protezione civile ha classificato di tipo B, ovvero che hanno subito pochi danni.
 «Stiamo già lavorando alla ricostruzione di un’ampia ala del San Salvatore e al cambio della controsoffittatura per rendere gli edifici più sicuri» sottolinea Marzetti. «Entro il 31 maggio saranno pronti gli stabili L1, L2 e L5, quelli meno danneggiati».

SI RIAPRE.
La cerimonia di inaugurazione è stata fissata per l’1 giugno, alla presenza delle autorità e dei massimi vertici della Protezione civile. Il San Salvatore riaprirà i battenti, almeno in parte, con due sale operatorie, una sala parto, cento posti letto per la degenza e tutta la diagnostica: risonanza, Tac, radioterapia e acceleratore lineare.
 «A fine settembre» aggiunge il manager «saremo in grado di riaprire anche gli edifici L3, L4 e L5, così da avere una disponibilità di 250 posti letto complessivi. Sempre in autunno sarà completato l’appalto concorso da 20 milioni di euro, avviato prima del terremoto, che consentirà l’attivazione di altri 30 posti di degenza».
A conti fatti, secondo Marzetti, il San Salvatore a fine settembre tornerà operativo con 280 posti a disposizione.

L’OSPEDALE DEL G8.
Ieri mattina, i tecnici della Protezione civile insieme al direttore,Marzetti, hanno effettuato un nuovo sopralluogo a Coppito, in previsione dello spostamento dalla Maddalena all’Aquila dell’ospedale del G8. L’esito della riunione è stato positivo: «Già da domani arriveranno ad Avezzano i primi container dell’ospedale, che verranno portati all’Aquila» dice Marzetti. «Entro fine giugno sarà pronto anche l’ospedale del G8, per complessivi 50 posti letto, che sarà direttamente collegato alla struttura principale del San Salvatore».
SERVIZI DI ECCELLENZA. «Superata la fase dell’emergenza dovremo ragionale sulla parte dell’ospedale più danneggiata». Marzetti indica una strada: «Magari meno posti letto rispetto ai 450 del San Salvatore, ma con un ospedale di qualità, dalle prestazioni elevate».