Ater, il pranzo di lusso da 690 euro. Il dirigente: «Un errore, ho pagato io»

Champagne, scampi e ostriche. Il pranzo di lusso dell’Ater L’Aquila in un noto ristorante romano che finisce sulle cronache nazionali
L’AQUILA. In cinque a pranzo lo scorso 5 agosto nel locale di via Francesco Denza, uno dei più esclusivi nell’elegante quartiere dei Parioli. Nel menu tonno arrosto, scampi, ostriche (54 euro), polpo alla brace e scorfano (136,6 euro), oltre a frutta e tiramisù. E poi lo champagne da 100 euro e mezzo litro di Sauternes, vino francese, color giallo oro, che accompagna la degustazione del dessert. Costato 38,18 euro.
Ad offrire il pranzo sarebbe stato il direttore dell’Ater L’Aquila, Giancarlo Alterio, che avrebbe però intestato la fattura all’Ente. Il direttore si è poi difeso dichiarando che «avremmo potuto richiedere il rimborso del pranzo, ma non l’abbiamo fatto proprio perché mi sono offerto di offrire io e sono andato a pagare con la mia carta personale. A quel punto la svista da parte del personale del ristorante, che erroneamente ha intestato la fattura all’Ater». Ha ribadito Alterio, che dice di essere un frequentatore del locale in questione. E perciò è noto a chi ci lavora. «Chi ha provveduto a rilasciare la fattura avrà dato per scontato che fosse un pranzo di lavoro. Non avendo ricevuto copia cartacea non mi sono reso conto nell’immediato dello sbaglio. Che provvederemo a risolvere non appena riaprirà il ristorante che al momento è chiuso per ferie».