L’Aquila

L’Aquila si rilancia, dal sisma a Capitale della cultura. Presto riaprirà anche il ponte icona del 2009

19 Agosto 2025

La città appare attraversata da un'accelerazione sempre più concreta: cantieri aperti, progetti in fase avanzata, interventi che puntano a restituire spazi pubblici e infrastrutture

L’AQUILA. Di certo non riuscirà a scrollarsi di dosso tutti i segni del terremoto in tempo per il 2026, anno in cui è stata designata Capitale italiana della Cultura. Oggi, però, L'Aquila appare attraversata da un'accelerazione sempre più concreta: cantieri aperti, progetti in fase avanzata, interventi che puntano a restituire spazi pubblici e infrastrutture. Dal ponte Belvedere al Teatro comunale - atteso per l'autunno del prossimo anno - passando per il Cinema Massimo, le mura cittadine, il decoro urbano (2 milioni stanziati) e il Terminal di Collemaggio, il programma punta a saldare ricostruzione e rilancio a 16 anni dalla tragedia che colpì non solo il capoluogo abruzzese ma l'Italia intera.

"Entro il 2026 contiamo di concludere le opere principali, a partire dal ponte - spiega il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi - ma anche il Teatro comunale, il tapis roulant, il Cinema Massimo e Santa Maria dei Raccomandati rientrano nel cronoprogramma".

Il nuovo Ponte Belvedere, progettato da Marco Petrangeli e diventato uno dei simboli del terremoto del 2009, sarà completato entro fine anno per poi riaprire definitivamente nei primi mesi del 2026. In corso il montaggio del terzo pilone, a cui seguiranno pennone e stralli. L'investimento complessivo è di 6,1 milioni. Anche Piazza Duomo è tra le priorità: dopo lo stop al precedente appalto, è stata avviata una nuova gara da 800mila euro per pavimentazione, illuminazione e collegamento con il parcheggio. Il Teatro San Filippo, pur non di immediata competenza comunale, è stato inserito nei programmi grazie a fondi anticipati.

Per la vicina chiesa di San Marco, si attende il via libera della Soprintendenza. In merito alle mura cittadine, altro fronte simbolico, è stato assegnato l'appalto e si attende il via libera alla variante progettuale.

Parallelamente, si lavora sul fronte della residenzialità universitaria. La nuova Casa dello studente, approvata dal Comune su proposta Adsu, potrà essere pronta entro quattro anni se arriveranno i fondi Cipess. Entro il 2026 dovrebbe essere completato lo Student House Le Cannelle che, a pieno regime, potrà ospitare 425 studenti dall'Italia e dall'estero. Va avanti anche il progetto di ospitalità diffuso in cui il Comune mette a disposizione degli studenti alcuni immobili che ha acquisito dopo il terremoto del 2009.

Amministrazione cittadina, Università dell'Aquila e Gran Sasso Science Institute accelerano, infine, sull'utilizzo degli alloggi del Collegio di merito Ferrante d'Aragona, nel centro storico, con l'obiettivo di attivare i primi 140 posti letto in tempo per il nuovo anno accademico. L'accordo quadro è di circa 1,5 milioni di euro. Insomma, la città lavora a pieno regime, sempre più vicina a quel "punto di svolta" evocato dal sindaco Biondi e dal suo vice Raffaele Daniele.